Articoli filtrati per data: Domenica, 13 Ottobre 2024
Luogo: Cova da Iria,
Data: 13 ottobre 1917
Persone presenti: tra 50000 e 70000
«- Cosa vuole da me?
- Voglio dirti che facciano qui una cappella in Mio onore; che sono la Madonna del Rosario; che continuino sempre a dire il rosario tutti i giorni. La guerra finirà [a breve] e i soldati torneranno presto alle loro case.
- Io avrei molte cose da chiederLe: se cura dei malati e se converte alcuni peccatori, ecc.
- Alcuni, sì; altri, no. Devono emendarsi; chiedano perdono dei loro peccati.
E prendendo un aspetto più triste:
- Non offendano più Dio Nostro Signore, che è già molto offeso. {Se il popolo si corregge finisce la guerra, altrimenti, se non si corregge, finisce il mondo.}
[- Desidera ancora qualche cosa da me?
- No non voglio più niente].
E aprendo le mani, le fece riflettere nel sole; e mentre si elevava, il riflesso della Sua stessa luce continuava a proiettarsi nel sole.
[...]
Sparita la Madonna nell’immensa distanza del firmamento vedemmo, accanto al sole, S. Giuseppe col Bambino e la Madonna, vestita di bianco, con un manto azzurro. San Giuseppe e il Bambino sembravano benedire il mondo, con alcuni gesti in forma di croce tracciati con la mano. Poco dopo, svanita quest’apparizione, vidi il Signore e la Madonna, che mi pareva la Madonna Addolorata. Il Signore sembrava benedire il mondo, nello stesso modo di S. Giuseppe. Sparì questa visione, e mi parve di veder di nuovo la Madonna, con aspetto simile alla Madonna del Carmine.»
Memorie di Suor Lucia, p. 177 (IV Memoria); la sezione entro le parentesi quadre fa parte dell’interrogatorio del parroco, del 16 ottobre 1917, in Documentação Crítica de Fátima. I, p. 24 e la sezione entro le parentesi graffe dell’interrogatorio del Dr. Formigão, in Documentação Crítica de Fátima. I, p. 142.
Ore 21.00 Narrativa dell'Apparzione
Fiaccolata mariana per le vie del Borgo di San Vittorino
Santa Messa
Professione perpetua di sr Valentina Azzone omvf
Le suore Oblate di Maria Vergine di Fatima con gioia annunciano la Professione perpetua di suor Valentina Azzone.
La celebrazione avraà luogo presso il Santuario N.S. di Fatima - San Vittorino il 13 Ottobre alle ore 10.30
Presiede la Celebrazione S.E.mons. Pietro Fragnelli Vescovo di Trapani
La professione perpetua è segno dell'unione indissolubile di Cristo con la Chiesa sua sposa. Si l'importanza vitale di questo momento, chiedendo a Dio la grazia della perseveranza sino alla fine.
Il Valore della Professione Perpetua Religiosa
La professione perpetua è uno dei momenti più significativi e solenni nella vita di una religiosa. Essa rappresenta la consacrazione definitiva della propria vita a Dio, attraverso la Chiesa, in una scelta libera e consapevole che abbraccia tutta l'esistenza. Questo impegno, vissuto in comunione con Cristo e la Chiesa, incarna l’unione indissolubile con Cristo, lo Sposo della Chiesa, e porta con sé una serie di valori spirituali, ecclesiali e personali di grande importanza.
Unione con Cristo e la Chiesa
La professione perpetua è, innanzitutto, un segno tangibile e potente dell'unione indissolubile tra Cristo e la sua Chiesa. Attraverso i voti di povertà, castità e obbedienza, la religiosa si configura sempre più a Cristo, il quale ha vissuto pienamente queste virtù. La scelta di vivere per sempre in castità testimonia un amore esclusivo e totale per Dio, un cuore indiviso che si dona completamente a Lui. La povertà, intesa non solo come distacco dai beni materiali ma come totale affidamento alla Provvidenza divina, richiama la scelta di Cristo di vivere in povertà per annunciare il Regno di Dio. Infine, l’obbedienza diventa un atto di fiducia, imitazione e comunione con Cristo che ha obbedito fino alla morte di croce.
Attraverso questi voti, la religiosa non si isola dal mondo, ma al contrario, si fa più vicina a Dio per servire la Chiesa e il mondo stesso. La sua vita consacrata è una testimonianza vivente della presenza di Dio, un segno visibile della realtà del Regno di Dio già presente e operante nel mondo.
La Grazia della Perseveranza
Ogni anno, le suore rinnovano i loro voti, chiedendo a Dio la grazia della perseveranza fino alla fine. La perseveranza è una grazia indispensabile per coloro che hanno scelto di dedicare tutta la loro vita a Dio. È un dono che non può essere raggiunto solo con le proprie forze umane, ma richiede un costante abbandono fiducioso alla grazia divina. In un mondo in continuo cambiamento, dove l’impegno a lungo termine è spesso visto con scetticismo, la fedeltà alla professione perpetua rappresenta un segno profetico della stabilità e della verità del legame con Dio.
Il rinnovo annuale dei voti diventa un’occasione preziosa per rivivere con freschezza e profondità il significato della consacrazione, ricordando che la vocazione religiosa è un cammino che richiede una continua conversione del cuore. Questo atto è anche un invito a riflettere sulla propria vita di fede, chiedendo a Dio la forza di rimanere fedeli fino alla fine.
Il Significato Ecclesiale
La professione perpetua non riguarda solo la persona che la pronuncia, ma coinvolge tutta la comunità ecclesiale. La Chiesa, attraverso la consacrazione religiosa, riconosce la chiamata di Dio nella vita di quella persona e l'accoglie come segno di speranza e di testimonianza per tutti i fedeli. Le religiose, infatti, con la loro vita dedicata, diventano un segno luminoso della santità alla quale tutti i cristiani sono chiamati, ciascuno secondo la propria vocazione.
La comunità religiosa e quella ecclesiale sono chiamate a sostenere e accompagnare coloro che hanno compiuto questa scelta, affinché possano vivere la loro vocazione con gioia e fedeltà. Le suore consacrate sono una benedizione per la Chiesa e un modello di vita cristiana vissuta radicalmente.
Una Vita Donata a Dio per il Bene del Mondo
La professione perpetua non è una rinuncia fine a sé stessa, ma un dono totale a Dio per il bene del mondo. La vita delle religiose, vissuta in preghiera, servizio e sacrificio, è un contributo inestimabile alla missione della Chiesa. Attraverso il loro servizio negli ospedali, nelle scuole, nelle missioni o nella cura dei più deboli e sofferenti, esse testimoniano la carità di Cristo in modo concreto e quotidiano.
In un mondo dove spesso il valore della vita è misurato in base a criteri di utilità o successo, la professione perpetua richiama con forza la verità profonda che la vita trova il suo senso più alto nell’amore e nella donazione agli altri.
Conclusione
La professione perpetua religiosa è un atto di grande valore spirituale ed ecclesiale. Essa rappresenta la fedeltà di Dio e la risposta dell'uomo a questa fedeltà, un cammino di santità che diventa segno di speranza per tutta la Chiesa e il mondo. Le suore, con il loro impegno quotidiano, ricordano a tutti che l’amore di Dio è fedele e che, attraverso la sua grazia, è possibile perseverare nel bene fino alla fine.
Domenica in amicizia e gioia nel Signore - Ritiro mensile -
I ritiri sono aperti a giovani e adulti che abbiano il desiderio di vivere momenti di riflessione, condivisione e relazioni fraterne in un contesto di particolare bellezza quale il Santuario N.S. di Fatima - San Vittorino
Il Vangelo di Luca ha delle caratteristiche particolari che lo differenziano in modo sostanziale dagli altri tre scritti che raccontano la vita di Gesù.
Come possiamo leggere dalle prime righe, Luca scrive con l'intenzione di fornire una narrazione ordinata che dimostri la dondatezza dei fatti raccontati. Luca scrive con l'attitudine dello storico e riporta in maniera lineare tanti dettagli che gli altri autori dei Vangeli tralasciano. Il suo obiettivo chiaro sin dall'inizio è il presentare in maniera quasi pragmatica l'unica persona che può salvare l'umanità, ovvero Gesù, il Figlio di Dio.Interessante notare che scrive a un certo Teofilo, al quale indirizzerà anche lo scritto degli Atti. Teofilo è un nome greco che si potrebbe tradurre con "amico di Dio", oppure " colui che ama Dio": per estensione possiamo dire che gli scritti di Luca sono diretti a tutti coloro che cercano Dio e vogliono entrare in relazione con Lui.
Luca, medico di professione ed evangelista per chiamata, fu amico e compagno di viaggio dell’apostolo Paolo. Come uomo di scienza, però non nega il miracolo, anzi si inchina davanti all’onnipotenza del Signore e ci presenta il mistero del concepimento sovrannaturale di Gesù in Maria, per opera dello Spirito Santo. Il suo Vangelo è proprio quello che riporta il maggior numero di guarigioni operate dal divino Medico.
.Consideriamo adesso il contenuto di questo Vangelo.
Il Vangelo di Luca è ricco di dettagli che non troviamo negli altri Vangeli: solo per ricordarne alcuni, vi troviamo le circostanze del concepimento e della nascita di Giovanni il Battista e del Messia Gesù, nonché della fanciullezza di Gesù (capitoli 1-2), l’episodio della peccatrice pentita che precede la parabola dei due debitori (7:36-50), la parabola del buon samaritano (10:25-37), quella del ricco stolto (12:13-21), del gran convito (14:15-24), di colui che, perduto, viene ritrovato (15:1-32), del fattore infedele (16:1-17), del giudice iniquo (18:1-8), del fariseo e del pubblicano che vanno al tempio a pregare (18:9-14). Citiamo infine il colloquio avvenuto sulla via di Emmaus (24:13-35) e il racconto dell’ascensione (24:50-53).
13 Ottobre 2024
La Tematica del Ritiro sarà il Vangelo di Luca
Ore 10,15 Conferenza spirituale Sala del Rosario
Adorazione Eucaristica e confessioni
Ore 13.00 Pranzo al sacco
Ore 14.30 Santo Rosario
Ore 15.30 Gruppi di condivisione
Ore 16.30 Assemblea conclusiva
Domeniche in amicizia e gioia nel Signore
Calendario
13 OTTOBRE 2024 - Primo incontro
17 NOVEMBRE 2024
15 DICEMBRE 2024
12 GENNAIO 2025
16 FEBBRAIO 2025
9 MARZO 2025
6 APRILE 2025
11 MAGGIO 2025
Gli incontri si terranno presso il Santuario N.S. di Fatima - San Vittorino - guidati da Padre Armando Santoro omv e sr Mary Kowalska omvf
Ore 10,00 Accoglienza
Ore 10,30 Conferenza
Ore 13,00 Pranzo al sacco
Ore 14,30 Santo rosario
Ore 15,30 Condivisione
Ore 16,30 Assemblea conclusiva