Articoli filtrati per data: Domenica, 21 Aprile 2024

La preghiera è una pratica millenaria che attraversa le barriere del tempo, della cultura e della religione, offrendo a coloro che la coltivano una via verso la trascendenza e la relazione con il divino. Sebbene possa assumere forme diverse e significati variati per persone di diverse fedi e credenze, la preghiera rimane una fonte universale di conforto, riflessione e forza interiore.

Essa può essere definita come un'interazione consapevole e intenzionale con il divino, o trascendente. Attraverso la preghiera, ci rivolgiamo a Dio, esprimendo gratitudine, adorazione, supplica o semplicemente cercando una relazione più profonda con Esso.

Molte persone vedono Dio come una figura distante e giudicante, interessata solo a punire le persone per i loro errori. Tuttavia, la verità è che Dio è amorevole, compassionevole e desidera avere una relazione personale con ognuno di noi. Costruire una relazione personale con Dio è essenziale per una vita appagante e significativa.

C’ è la consapevolezza che mantenere un rapporto di alleanza con Dio può essere difficile, poiché siamo umani e inclini al peccato e agli errori. Alcune sfide comuni includono essere distratti dalle cose di questo mondo, lottare con dubbi e paure e affrontare circostanze difficili che mettono alla prova la nostra fede. Tuttavia, confidando nella grazia e nella forza di Dio, possiamo superare queste sfide e rimanere impegnati nel nostro rapporto di alleanza con Lui. «Nessun uomo ha mai pregato senza imparare qualche cosa», scriveva Ralph Waldo Emerson.

Le Forme della Preghiera

La preghiera può assumere molte forme per coltivare il legame con Dio, che vanno dalle parole recitate o cantate, al silenzio contemplativo, alla meditazione, alle azioni rituali e simboliche. In tutte queste forme, l'obiettivo rimane lo stesso: stabilire un legame con il sacro e trasformare la consapevolezza individuale.

Alcuni di questi includono:

- Adorazione: questa è una preghiera di lode e adorazione. È un modo per riconoscere la grandezza di Dio, il Suo amore e la Sua potenza.

- Confessione: questa è una preghiera di pentimento. È un modo per riconoscere i nostri peccati, per chiedere perdono e per cercare la misericordia di Dio.

- Ringraziamento: questa è una preghiera di gratitudine. È un modo per esprimere il nostro ringraziamento per tutte le benedizioni che Dio ci ha dato.

- Supplica: questa è una preghiera di petizione. È un modo per chiedere a Dio aiuto, guida, forza e protezione.

Ma la preghiera oltre a essere la forma privilegiata di comunicazione con il divino, è anche una pratica spirituale che può portare benefici tangibili alla vita quotidiana. Molti individui trovano nella preghiera un rifugio dalla frenesia del mondo moderno, un'opportunità per trovare pace interiore e serenità. Essa può anche essere uno strumento per il perdono, la guarigione emotiva e la crescita personale. Il Signore è misericordioso ed in quanto cristiani siamo chiamati ad essere come Lui, ma quanto è difficile il perdono quando siamo stati profondamente feriti, soprattutto da coloro che amiamo! Eppure Cristo, profondamente ferito, torturato e perfino ucciso dagli uomini che amava, ha perdonato. Il perdono è divino ed è una grazia che possiamo ricevere se lo chiediamo.

La preghiera inoltre è un elemento fondamentale di molte tradizioni culturali e religiose in tutto il mondo. Da antichi rituali tribali a complesse liturgie delle grandi religioni del mondo, svolge un ruolo centrale nella vita spirituale e sociale delle persone. Ogni tradizione ha le proprie pratiche, formule e modi di avvicinarsi al sacro, riflettendo la ricchezza e la diversità dell'esperienza umana.

Ma La preghiera non è solo un'esperienza individuale, può anche servire come un ponte tra le persone, unendo comunità e collettivi in momenti di celebrazione, dolore o necessità. Attraverso la preghiera condivisa, le persone si sostengono a vicenda, trovando conforto nell'unità e nella solidarietà condivisa.

In conclusione in un mondo sempre più complesso e frenetico, la pratica della preghiera offre un'oasi di pace e contemplazione, un mezzo per esplorare la dimensione più profonda dell'esistenza umana. Sebbene possa assumere forme diverse e significati variati per persone di diverse fedi e credenze, la preghiera rimane una via verso la trascendenza, offrendo conforto, forza e speranza a coloro che si rivolgono ad essa con cuore aperto e mente sincera.

L’ Anno della preghiera desidera rimettere Dio al centro e noi in ginocchio davanti a Lui senza moltiplicare le nostre richieste, sapendo che già le conosce. Sarà una “scuola di preghiera” per riscoprire i passi necessari da compiere per vivere sotto lo sguardo di un Dio che ci ascolta.

Quando nel silenzio delle nostre anime o nel tumulto della nostra esistenza ci domandiamo il perché del nostro essere al mondo, ricordiamoci che Dio ci ama. Tanto ha amato il mondo da dare Cristo, suo Figlio unigenito, per la salvezza degli uomini. Abbiamo la fortuna di chiamarci figli di Dio e di legare la nostra misera vita alla sua esistenza infinita, come piccole scintille che devono finire nel sole, nella luce del Signore. Dio ci ama! Ricordiamo questa verità e saremo felici, benedetti, salvati per sempre.” San Paolo VI papa

La sofferenza nel Cristianesimo, riporta la figura di Gesù e il suo modo di averla condivisa, affrontata con una chiara relazione di aiuto, e superata. Colui che soffre in unione con Cristo, non solo attinge forza, ma “completa” con la sua sofferenza “quello che manca ai patimenti di Cristo”. 

 

Ore 16.30 Adorazione Eucaristica guidata da p. Vincenzo Voccia 

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