
Segreteria del Santuario
Piccola Fatima
San Vittorino … Piccola Fatima
Può sembrare presuntuoso paragonare il Santuario di San Vittorino a quello di Fatima, e alle celebrazioni di quel luogo nel centenario delle Apparizioni della Vergine a Lucia, Francesco e Giacinta. In realtà l’atmosfera che s’è respirata nei giorni della permanenza della “Madonna Pellegrina”, da domenica 07 maggio a sabato 13, è stata simile, pur con le debite differenze.
Intensi i preparativi per poter vivere degnamente e con fede le diverse celebrazioni che hanno scandito le giornate di questa settimana. Il fine che ha ispirato e sostenuto l’organizzazione era quello di offrire ai pellegrini l’opportunità di incontrare il Signore Gesù, attraverso la Vergine Maria.
Fin dal primo giorno, in cui abbiamo accolto l’immagine proveniente in elicottero, quasi a voler ricordare la sua venuta fra noi dal Cielo, e lungo il corso di tutta la settimana, i pellegrini giungevano numerosi, colmando il Santuario di una presenza orante, raccolta, commossa, che presentava alla Vergine le proprie preghiere e suppliche.
Grazie ai tantissimi volontari che ci hanno sostenuto in molteplici maniere, secondo le proprie competenze, animati da un grande amore verso il Signore, la Vergine, i Pastorelli, e l’opera del Santuario, siamo riusciti a raggiungere diverse fasce di persone. Di questo ringraziamo TUTTI di vero cuore, senza escludere alcuno.
Infatti, abbiamo accolto numerose famiglie: i fanciulli hanno espresso il loro amore a Maria, offrendole un fiore; le coppie hanno rinnovato le loro promesse matrimoniali, a loro abbiamo donato un’immagine del Cuore Immacolato di Maria e una rosa, confezionata con tanta grazia.
Le porte del Santuario e del nostro cuore si sono aperte ai bisognosi: circa duecento persone ci hanno allietato con la loro presenza; a loro abbiamo offerto un piccolo ricordo; con loro abbiamo condiviso un pranzo fraterno, momenti di preghiera e di festa; per quest’ultima ci hanno raggiunto, dopo la scuola, alcuni ragazzi del Liceo Majorana.
I nostri malati e anziani hanno potuto celebrare l’Eucaristia, con il conferimento del Sacramento dell’Unzione dei Malati: grande la loro gioia spirituale, che mitiga e dà senso al loro dolore, nella certezza che, offrendo al Signore le loro sofferenze attraverso il Cuore Immacolato di Maria, collaborano all’opera della Salvezza.
Anche i giovani sono accorsi numerosi, con i loro gruppi di appartenenza; con essi abbiamo condiviso un momento di preghiera attorno a Maria, scoprendo e valorizzando la sua presenza materna nella propria vita e in quella del rispettivo movimento.
La giornata eucaristica ha messo in luce l’importanza del Signore Gesù nella nostra vita personale, nella vita della Chiesa e del mondo intero. Maria Santissima, Donna Eucaristica, ci può accompagnare al vero incontro con Suo Figlio, e a vivere quanto Egli ci dice.
Diversi i presbiteri che hanno presieduto le celebrazioni eucaristiche: Sacerdoti della Diocesi, il Rettor Maggiore e il provinciale dei Padri OMV.
Il Maestro Gianni Proietti ha offerto l’Oratorio Regina Pacis, da lui composto e musicato, facendoci pregare attraverso le Apparizioni di Fatima.
Il dodici sera, riprendendo un’antica tradizione e in comunione con il Santuario di Fatima, abbiamo fatto la processione dal poligono “Porta Neola” fino al Santuario. Ci siamo in tal modo preparati alla celebrazione del giorno successivo, che ha visto il Santuario gremito fin dal mattino.
La celebrazione del saluto alla Vergine è stata presieduta da Padre Stefano Cecchin OFM, nuovo presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale; con parole profonde ed evangeliche ci ha fatto penetrare nel cuore del Messaggio di Fatima.
Ugualmente, il nostro Vescovo, nella celebrazione della sera, ci ha consegnato le parole piene di speranza della Vergine: il Mio Cuore Immacolato trionferà. La celebrazione eucaristica è stata preceduta dalla consueta processione, che ha visto il concorso della gente del Borgo, attraverso cui siamo sfilati, portando l’immagine della Vergine e di Giacinta e Francesco, appena canonizzati
Con i fazzoletti bianchi abbiamo salutato la Vergine, esprimendole la nostra gratitudine e affetto filiale, chiedendole di accompagnarci nella vita, perché nessuno ci strappi dal cuore la gioia profonda di questi giorni, segno del Signore Risorto in mezzo a noi.
13 Maggio 2017
La luce ed il tepore di un raro mattino, trasparente come l’azzurro del cielo, carico di nuvole bianche, mi avvolgono insieme al canto:... “Alleluia, o mio Signore, alleluia o Dio del Cielo…”
E’ un momento puro, e tutto concorre ad un sentimento di gioia.
Fuori sul piazzale sto attendendo la fine della Santa Messa. Sto attendendo di salutare la piccola statuina bianca in procinto di lasciarci per continuare il suo viaggio. Quanta commozione, quante grazie, ha donato quella Madonnina?
Fazzoletti bianchi la salutano mentre la commozione profonda o manifesta, prende un po' tutti. Grandi fazzoletti anche nel cielo.
Tutti la salutiamo, sacerdoti, suore, autorità in divisa e noi tutti, … tanti fedeli devoti a Lei che con emozioni diverse riviviamo i momenti di questa settimana intensa, appena trascorsa.
Il pomeriggio dell’8 maggio, anche mio marito era con me: un pomeriggio di famiglie.
L’adorazione, il rosario, la S. Messa. Ognuno di questi momenti è stato preghiera, preghiera per la famiglia, per le famiglie tutte, per le loro gioie, per i loro dolori, per le loro difficoltà, per la forza che le sostiene nel cammino in un abbraccio di popolo unito.
“Dove l’amore è vero e forte valica i propri confini… e raggiunge gli altri”
E’ un pensiero, un ricordo, dall’omelia di Padre Carlo, che partendo dalla domanda sul perché del bisogno di “vincolarsi”, anche in questo momento storico in cui viviamo, dove l’amore va verso scelte libere o non istituzionalizzate, ha chiamato in causa Kierkegaard che diceva: “solo quando c’è il dovere di amare… l’amore è garantito per sempre contro ogni disperazione”
E poi ancora: l’uomo, percependo il pericolo che viene da se stesso e dalla sua fragilità, si premunisce, legandosi all’amore con la legge, per unirsi… all’eternità, perché vede che perdere l’amore sarebbe una perdita irreparabile.
L’amore tende all’eternità.
Nella Chiesa poi, il Matrimonio, Sacramento istituito, vede Dio come Colui che dona il desiderio della fedeltà reciproca ed è da questa sorgente di ogni Amore che la famiglia attinge forza.
Così, quando, poco dopo l’omelia, abbiamo ripetuto “… prometto…”, come ci eravamo detti, parecchi anni prima, noi, coppie presenti, più che al futuro, come avvenne quel primo giorno, abbiamo guardato al passato e l’invito a darsi un bacio ha riassunto in un attimo il lungo vissuto insieme, nella gioia di essere lì, sposo e sposa, in quel preciso momento.
La Madonna, sposa e madre, forse sorrideva a noi e alla sua stessa famiglia di un tempo.
Francamaria Debernardi
Campane....voce di Dio..
Una campana, un suono, una voce,.
che giunge dalle cose, dai fratelli,
dai poveri e dai piccoli.
dai malati, dagli affamati di speranza,
da chi cerca Dio, cerca pace...
Ma se siamo preoccupati di tante cose,
come udire quel suono, quella voce...
Ascolto attento : conforto, dialogo umile,
preghiera silenziosa..
E' Dio che ci chiama...
E' la sua voce, attraverso ogni uomo...
Bondi Pio
casa circondariale di Piacenza
Triduo dei Pastorelli di Fatima
In preparazione alla festa dei nostri beati pastorelli Giacinta e Francesco, titolari della cappella davanti al santuario, è stato celebrato un triduo di preghiera. Tale triduo è incominciato con una piccola processione nella quale sono state portate le loro statuine e la loro reliquia davanti alla statua della Madonna nel santuario. Per tre giorni, alla fine di tutte le messe, si è pregato per ottenere grazie particolari dalla loro intercessione nel cielo. Tale triduo si è concluso con una bella e grande processione lunedì 20 febbraio, giorno della festa liturgica. (vedi prossimo articolo)
P. Carlo, Rettore del santuario legge la preghiera ai pastorelli appena sistemati presso la Madonna
Il piccolo gruppo che ha portato la statua dei pastorelli in processione
La statua dei pastorelli con i fiori preghiere dei bambini.
Fratello John Reese
Ciao caro, dolce fratello,
ci hai indicato nel sorriso,
una strada del Paradiso…
"Le tre Ave Maria"
Un messaggio d’amore a Maria nostra madre,
distribuito a tutti con semplice umiltà…
In punta di piedi, in silenzio,
sei entrato pian, piano nel cuore
di tutti i pellegrini del Santuario di San Vittorino.
Una presenza silenziosa, una preghiera condivisa,
con i malati e gli anziani , nella terza Domenica del mese…
Adorazione meditata, profonda, in ginocchio,
nonostante la tua infermità…Dolore e sofferenza alzando il capo,
gli occhi limpidi, con un sorriso pieno di bontà!!!
Quella stretta di mano e la tua carezza affettuosa,
ci mancherà… Ciao fratello John …
Angelo buono fra gli Angeli lassù…Ora riposa con gioia
Fra le braccia di Mamma Maria!!! Poi, se puoi,
prega per tutti noi quaggiù…
Cresca la Pace nel cuore e l’Amore misericordioso di nostro Signore,
ci porti ancora la Speranza di un mondo migliore!!!
Marialuisa Sangiuliano
Condividere
E'questa la legge dell'amore cristiano !
Condividere ciò che siamo :
ricchezze di pensiero,talenti.doni ...
Condividere ciò che abbiano: tempo, energie,beni materiali....
Condividere valori, gioie, speranze...
E' vittoria sull'egoismo,sull'individualismo,sull'autosufficienza...
E' vittoria dell'uno che riconosce, che si sente fratello
Natale 2016
Maria e Giuseppe in cammino…
Trema la terra, un lungo boato,
Il buio improvviso, rumori assordanti,
lacerano la mente sconvolta…
Sirene impazzite, la corsa, l’affanno
alla ricerca di un segno di vita…
Crollano intorno certezze,
svaniscono nel nulla…
Occhi smarriti cercano riparo, fra le macerie di una chiesa
che all’improvviso, si sgretola
e viene giù…
Sgomento, paura, chiusura,
un forte nodo in gola,
soffoca ogni parola.
Qualcuno ti cerca nel buio…
Una voce, tante voci…
Ritorna la luce, illumina nella notte,
quel che resta di tutta una vita!
Polvere, tutto diventa polvere…
Umanità sconvolta, distrutta nei tanti perché?…
Maria e Giuseppe in cammino quaggiù...
Migliaia di sfollati, vagano nel buio,
gli anziani , i malati, portati lontano dai loro valori...
Accatastati in mega strutture,
aspettando un aiuto, un cibo caldo,
una coperta, che possa scaldare
il freddo gelido che invade ogni cosa…
Parole, parole, parole…
Promesse che non si ascoltano più…
Rimane un silenzio spettrale nell’aria…
il buio, la notte, un pensiero al domani: "Che sarà? "
Che cosa ancora succederà?...
Una forte preghiera in fondo al cuore,
nasce spontanea, sale lassù sempre più su…
Diventa un lamento, un grido di dolore
soffocato nel profondo del cuore…
Parole, parole, tante parole…
Ricostruiremo, tutto come prima…
Vecchi politici corrotti, uomini senza scrupoli,
hanno saputo lucrare su ignari cittadini,
convinti di aver fatto costruire: " case sicure "
antisismiche, magari sul letto di un fiume…
Terreni insicuri, materiale di scarto...
Sporca ricostruzione, negli anni passati…
Illusioni, speranze svanite nel nulla…
Maria e Giuseppe ascoltano in silenzio!
Le faglie si allargano,
si dividono, tagliano strade, crollano ponti…
Lunghi serpenti di una forza inaudita…
Spaccano la crosta terrestre, la dividono, la divorano,
lasciando solchi profondi
che pian, piano si ricoprono di macerie infinite…
Pochi minuti per distruggere tutta una vita…
Ma la speranza no, non può morire …
Una voce calma, tranquilla arriva all’improvviso…
Alzati, fratello, figlio mio! Rinasci dalla polvere…
Nascere ancora si può
In questa terra distrutta…
C’è ancora tanta vita, da vivere insieme!
Coraggio!!! Dammi la tua mano,
ti solleverò, sorridi, il sole ritornerà
a rischiarare il buio del tuo cuore…
Maria e Giuseppe incontrano bambini smarriti,
cercano la forza di un abbraccio,
di un bacio, di una storia raccontata ancora
da nonni impauriti… E tornerà la vita che sembrava finita…
Maria e Giuseppe si fermano un istante.
Tanti tantissimi migranti in questa nostra Italia,
seduti sulla terra che trema,
a pregare per noi, il loro Dio,
il nostro Dio, il Dio di tutti con tanta intensità…
Fuggiti dalle guerre, hanno ancora la pace nel cuore
per costruire un mondo migliore…
Maria e Giuseppe si fermano in una piccola grotta,
rimasta intatta per loro!!!
Un sorriso, un abbraccio, un grido di dolore
che diventa gioia!!!
Ritorna la vita!!!
Piccoli Angeli Siriani scendono giù dal cielo,
Le mani s’intrecciano, son bianche, son nere,
ritorna l’Amore, ritorna il sorriso…
La voglia di vivere senza più barriere…
S’innalza la nostra preghiera al Padre Lassù!!!
Mentre nasce il Piccolo Gesù!!!
Il Bimbo sorride, ci tende le braccia!!!
Maria e Giuseppe ci accolgono tutti,
misericordia e tenerezza infinita!!!
Forse riusciremo ancora
A costruire insieme: "Una nuova umanità"…
Sangiuliano Marialuisa
Grotta N. S. di Lourdes
Sabato 29 ottobre 2016, alla presenza di una bella assemblea di persone, è stata inaugurata e benedetta la Grotta di Lourdes appena completata. La serata è iniziata con la preghiera del Santo Rosario davanti alla stata della Madonna. E' seguito l'intervento del Sig. Luigi , uno dei volontari che hanno partecipato alla sua realizzazione, e di p. Armando Santoro, Direttore della Casa di Spiritualità. Sono stati poi presentati e ringraziati i volontari presentati che hanno lavorato sotto la maestranza dell'Architetto Egidio Guida.
Sono poi state benedette individualmente le statue della Madonna, di Santa Bernadette e il grande crocifisso vicino alla fontana principale. L'opera sarà particolarmente utile nel corso degli Esercizi spirituali che si danno alla Casa di Spiritualità.