Dopo l'anno dedicato alla riflessione sui documenti e allo studio dei frutti del Concilio Vaticano II, il 2024, su proposta di Papa Francesco sarà l'anno della Preghiera. In preparazione al Giubileo, le Diocesi sono invitate a promuovere la centralità della preghiera individuale e comunitaria. Per questo si potrebbero proporre "pellegrinaggi di preghiera" verso l'Anno santo, percorsi di scuola di orazione con tappe mensili o settimanali, presiedute dai Vescovi, in cui coinvolgere tutto il Popolo di Dio. Inoltre, per vivere al meglio questo anno, il Dicastero per l'Evangelizzazione pubblicherà una collana di "Appunti sulla preghiera", per rimettere al centro la relazione profonda con il Signore, attraverso le tante forme di preghiera contemplate nella ricca tradizione cattolica.
Nella preparazione al Giubileo del 2025 inizia la "tappa" dedicata al cuore della vita cristiana: la relazione con Dio.
“In questo tempo di preparazione, fin da ora mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande ‘sinfonia’ di preghiera”, l’auspicio di Francesco: “Anzitutto per recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo. Preghiera, inoltre, per ringraziare Dio dei tanti doni del suo amore per noi e lodare la sua opera nella creazione, che impegna tutti al rispetto e all’azione concreta e responsabile per la sua salvaguardia. Preghiera come voce ‘del cuore solo e dell’anima sola’ (cfr At 4,32), che si traduce nella solidarietà e nella condivisione del pane quotidiano. Preghiera che permette ad ogni uomo e donna di questo mondo di rivolgersi all’unico Dio, per esprimergli quanto è riposto nel segreto del cuore. Preghiera come via maestra verso la santità, che conduce a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione. Insomma, un intenso anno di preghiera, in cui i cuori si aprano a ricevere l’abbondanza della grazia, facendo del Padre nostro, l’orazione che Gesù ci ha insegnato, il programma di vita di ogni suo discepolo”.