Carissimi fratelli e sorelle,
ci stiamo preparando con l’Avvento celebrare nella fede il mistero l’incarnazione, di Colui che ha creato il mondo con potenza e si è fatto bambino, creatura bisognosa, perché lo accogliamo nella nostra vita. In quell’abbassamento di Dio possiamo gustare il suo amore per ciascuno di noi. Egli, obbediente alla volontà del Padre e ripieno delle fiamme d’amore divino, entra nel mondo per salvarci con il dono di sé. Dono già prefigurato nella culla, nella quale mangiano gli animali; culla nella quale, invece, il bambino Gesù si dona a noi come alimento che sazia l’anima, prefigurazione del sacrificio della croce e dell’Eucaristia. Sostiamo davanti a Lui per assaporare il suo amore e saziarci di esso. Egli ci conosce per nome e desidera donarsi a ciascuno di noi. Sentiamo rivolte a noi le parole della Scrittura: «Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo» (Is 43,4); «Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele» (Ger 31,3).
Nel tu a tu con Lui, nell’incontro “cuore a cuore” con Gesù, l’esperienza del suo amore non può che suscitare in noi la risposta generosa e coraggiosa del nostro amore, divenendo canali di amore per i fratelli. Allora tutto cambia. Diventiamo capaci di relazionarci in modo sano e felice, di costruire in questo mondo il Regno d’amore e di giustizia. Col nostro amore, attinto da Cristo, anche il mondo può cambiare. Cominciamo per primi a cambiarlo vincendo il male con il bene, l’offesa con il perdono, l’ingiustizia con la giustizia dell’amore. È in quel Cuore di Cristo, che si è incarnato per noi e si offrirà sulla croce, facendo sgorgare dal suo costato trafitto sangue ed acqua, che riconosciamo noi stessi e impariamo ad amare con il suo stesso amore. Non abbiamo paura ad offrirci al suo amore! Di rimuovere gli ostacoli che poniamo all’amore di Cristo ed essere trasformati in canali del suo amore!
Padre Michele Babuin Rettore del Santuario N.S. di Fatima