Quest'anno la Quaresima che vivremo è nel segno della speranza. Di *una speranza che non delude* , come ci ha detto papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo (n. 2; cfr. Rm 5,1-2.5). In questo il patriarca Abramo rimane per noi un modello: «Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli» (Rm 4,18). *Una speranza che osa* : che, come fece Ruth, che lasciò il suo popolo per seguire la suocera Noemi verso Betlemme, sa percorrere strade nuove, quelle che lo Spirito del Signore ci suggerisce. *Una speranza che geme* , perché - come scrive San Paolo - non godiamo ancora della salvezza piena e definitiva, e manteniamo lo sguardo fisso su essa, senza lasciarci prendere dalla disillusione del tempo che passa e dallo scoraggiamento del male nel mondo. Infine, *una speranza che dà vita* : perché - come ci chiede Gesù - siamo chiamati ad essere misericordiosi come il Padre (cfr. Lc 6,36) e la misericordia - termine che richiama le viscere materne - è sempre un coinvolgimento interiore che genera vita lì dove c'è la morte, lì dove l'amore vince il male e la discordia.
Se non siamo ancora all'altezza di questa speranza, questo tempo di grazia è davvero il tempo propizio - come scrive papa Francesco nel messaggio per la Quaresima - per la conversione: "quella della speranza, della fiducia in Dio e nella sua grande promessa, la vita eterna. [...] Vivo concretamente la speranza che mi aiuta a leggere gli eventi della storia e mi spinge all'impegno per la giustizia, alla fraternità, alla cura della casa comune, facendo in modo che nessuno sia lasciato indietro?".
Buon cammino quaresimale! Padre Michele Babuin omv rettore del Santuario