“Sono venuta a chiedervi che veniate qui, sei mesi di seguito. Poi vi dirò chi sono e che cosa voglio”. Fatima 1917
Dopo due anni di chiusura e di limitazioni causate dalla pandemia, al Santuario riprende la tradizionale processione mariana.
Ogni prima domenica del mese orario pomeridiano si sottolinea l’aspetto della preghiera e della riparazione con l’adorazione Eucaristica, la processione riparatrice, durante la quale si recita il Santo Rosario meditato. A partire proprio dalla sera del 13 maggio (e proseguendo il 13 di ogni mese, fino ad ottobre) inizia la processione serale con i flambeaux. A tali processioni fa sempre seguito la celebrazione Eucaristica, durante la quale, nell’omelia, si cerca di mettere in risalto l’aspetto peculiare della specifica apparizione che si commemora.
Promuovendo una spiritualità autenticamente mariana, in particolare attraverso rosari e processioni si vive una spiritualità nel segno della misericordia che, assieme alla preghiera e alla penitenza, può cambiare la storia dell’umanità, la nostra storia per quanto triste essa sia.
Il Messaggio di Fatima oggi è di grande attualità. Esso è un segno della Misericordia di Dio per gli uomini del nostro tempo, è parola profetica per il nostro mondo dilaniato da tante calamità naturali, dalle malattia e dalla guerra. È un intervento divino nella storia umana, realizzato mediante il Volto materno di Maria. Da Fatima si irradia la luce della grazia divina, la luce della speranza, che offre una risposta certa agli interrogativi dell’umanità, al bisogno di trovare il senso e il significato della vita quotidiana, delle sue fatiche e dei suoi dolori.
Richiamandoci fortemente alla conversione, la Vergine ci ricorda che la storia può essere affrontata grazie alla preghiera, alla penitenza e all’offerta della propria sofferenza. Ci indica, così, la via della santità e la nostra vocazione all’amore, esortandoci alla solidarietà con tutti i fratelli e sorelle.