IN VISITA AL SANTUARIO N.S. DI FATIMA IN S. VITTORINO
In una limpida mattina di luglio, con un gruppo di pellegrini provenienti dalla parrocchia di S. Pio X in Supino (FR), ci siamo recati in visita al Santuario di N. S. di Fatima in S. Vittorino a Tivoli.
Questo viaggio era stato programmato da tempo in quanto nella nostra parrocchia è nato, e compie la sua opera, un gruppo di preghiera “Madonna di Fatima” il quale si riunisce periodicamente per pregare e portare avanti delle iniziative secondo le esigenze del momento e le regole dello statuto. L’impatto con il santuario è stato di meraviglia, perché tale è il sentimento che esso suscita in chi lo vede per la prima volta, con la sua struttura imponente e particolare che sembra innalzarsi quasi a voler toccare il cielo.
Si rimane colpiti a vedere cosa l’uomo può realizzare di bello da dedicare a Dio, a Colui che è stato il suo Creatore e che è il Signore del cielo e della terra.
Si entra nel Santuario con una sensazione di bellezza scolpita nello sguardo, ma l’incontro più importante deve ancora avvenire, è lì a pochi passi da noi e ci aspetta: è Lei, Nostra Signora di Fatima, piccola, splendida, vestita di bianco e sembra stare ad attendere ognuno di noi. E noi siamo venuti da lei, abbiamo sostato in silenzio, poi abbiamo intrapreso un silenzioso dialogo filiale, a Lei abbiamo rivolto le nostre preghiere, le nostre richieste, con Lei ci siamo confidati e a Lei ci siamo affidati. E dall’altare Lei sembrava ascoltarci e volerci rispondere.
Eh, si! E’ questa la sensazione che si prova vicino a Maria, Nostra Signora di Fatima! Ed è una sensazione bellissima, difficile da spiegare a parole!
All’ascolto della S. Messa, celebrata dal rettore del santuario e dal nostro parroco don Giuseppe Said, ha fatto seguito la visita al santuario stesso, poi alla Cappella dei Pastorelli, dove, accanto ai Pastorelli, si trova l’immagine di Maria conservata in una teca, all’edicola del Rosario, al luogo degli ex-voto, dove ognuno di noi ha potuto depositare in un’urna la sua invocazione alla Madonna e, infine, alla statua del ven. P. Pio Bruno Lanteri. A farci da guida S. Lucia De Nito, una suora del santuario, la quale ci ha fornito, con dovizia di particolari, tutte le spiegazioni dei luoghi che, mano a mano, andavamo ad incontrare e intercalando le stesse con invocazioni a Maria e con la lettura di passi del Vangelo. A lei, a suor Lucia De Nito, vanno tutti i ringraziamenti del gruppo di pellegrini provenienti dalla parrocchia di S. Pio X in Supino per la sua disponibilità e squisitezza.
Di nuovo una sosta in chiesa per un breve saluto a Maria e ce ne siamo tornati a casa con l’animo pervaso da quel senso di pace e di tranquillità che non si prova in altri luoghi.
E molti di noi, che già sono stati a Fatima anche più di una volta, anche qui, come a Fatima, hanno avvertito lo stesso desiderio di tornare, perché noi lo sappiamo per certo che la Madonna sta sempre ad aspettarci a braccia aperte come la più tenera tra le madri aspetta da sempre i propri figli.
Geltrude Borgetti