Segreteria del Santuario

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Eventi Missionari al Santuario: Un Ponte di Speranza tra Italia e Sri Lanka. 

In occasione della presenza in Italia delle due suore responsabili delle missioni in Sri Lanka, sono stati organizzati due importanti eventi di animazione missionaria, volti a rafforzare il legame tra i benefattori e le comunità sostenute.

Incontro con i Benefattori e le Famiglie Adottanti. 

Domenica 16 marzo, presso la Casa delle Suore OMVF a San Vittorino, si è tenuto un intenso incontro missionario, arricchito dalla presenza speciale delle Suore Missionarie Oblate provenienti dallo Sri Lanka e dal Brasile. A partecipare all’evento erano le famiglie che, con generosità e impegno, sostengono i bambini attraverso il programma di adozioni a distanza, oltre ad alcuni rappresentanti dell’associazione missionaria del Santuario, Lanteri Humanitas. L'incontro ha avuto una dimensione internazionale grazie alla partecipazione, via Zoom, di numerosi benefattori collegati da diverse realtà oblative nel mondo.

La finalità principale dell’evento è stata quella di esprimere profonda gratitudine ai tanti benefattori il cui sostegno permette di offrire un futuro migliore ai bambini più vulnerabili. Le suore hanno condiviso testimonianze toccanti e storie di vita che sono vere e proprie narrazioni di rinascita, supportate da immagini e video che hanno mostrato il grande bene realizzato grazie alla solidarietà di molti.

Durante l’incontro sono stati presentati anche i progetti educativi in corso, tra cui l’educandato e il programma di adozioni a distanza. Ad oggi, più di 300 bambini hanno potuto beneficiare di queste iniziative, ricevendo non solo un’istruzione, ma anche speranza e nuove opportunità per il futuro.

L’evento ha rafforzato la consapevolezza che, unendo le forze, è possibile essere veri missionari di speranza e "organizzare la speranza", contribuendo concretamente alla costruzione di un domani migliore per tanti bambini.

 Annuncio Missionario in Santuario

Domenica 30 marzo – IV domenica di Quaresima – Domenica in Laetare è stato dato l’annuncio missionario per far conoscere i due progetti educativi della missione delle suore Oblate in Sri Lanka. 

Un Appello di Speranza e Solidarietà per i Bambini dello Sri Lanka

Carissimi amici,

sono suor Lucia, Suora Oblata di Maria Vergine di Fatima, e svolgo il mio servizio al Santuario con una missione speciale: dare voce ai bambini più poveri dello Sri Lanka, coloro che, per il loro paese, sono spesso invisibili. Il mio compito, tanto impegnativo quanto meraviglioso, è quello di offrire loro non solo un sostegno materiale, ma soprattutto la speranza di un futuro migliore.

In questi giorni abbiamo la grazia di accogliere tra noi le suore missionarie dello Sri Lanka, testimoni dirette della realtà che viviamo nel nostro impegno quotidiano. La nostra presenza in questo paese risale al 1997 e, da allora, ci prendiamo cura dei bambini più poveri attraverso due importanti progetti:

L’educandato “Our Lady of Fatima”, un centro diurno che accoglie bambini in difficoltà offrendo loro istruzione, alimentazione e cure essenziali.Le adozioni a distanza, che permettono a tanti piccoli di ricevere il necessario per vivere con dignità.

Attualmente, più di 300 bambini che vivono nelle baraccopoli dipendono dal nostro aiuto per il cibo, le cure mediche e la scuola. Con solo 1 euro al giorno, possiamo garantire loro questi beni fondamentali.

L’educazione è l’unica via per spezzare il ciclo della povertà. Per questi bambini, l’aiuto che ricevono dal nostro centro diurno e attraverso le adozioni a distanza rappresenta una vera e propria resurrezione: è il dono di una nuova vita, una vita dignitosa. Spesso ci dicono con gioia: “Adesso possiamo stare in piedi, non abbiamo più paura di affrontare la vita. Ora possiamo inserirci nella società, cercare un lavoro, guardare al futuro con speranza”.

Al momento, 153 bambini hanno già trovato un benefattore, ma tanti altri aspettano ancora di essere adottati. Le nostre suore missionarie sono ogni giorno chiamate a rispondere a emergenze sempre più gravi, tra cui le richieste di aiuto di persone ammalate che, senza assistenza sanitaria, non possono curarsi.

Come potete aiutarci?

Vi chiediamo due cose preziosissime:

La preghiera, perché i missionari, ogni giorno, sperimentano la forza della Provvidenza e il sostegno spirituale di chi li accompagna.Un gesto concreto di solidarietà, per chi ne ha la possibilità, perché la carità è il legame più profondo che accorcia le distanze, più ancora dei mezzi di comunicazione sociale.

Papa Francesco ci ricorda: “Lasciatevi scandalizzare dalla povertà” e ci invita ad “organizzare concretamente la speranza” per questi bambini.

Vi auguro di essere uomini e donne di grande carità, come lo sono stati tanti santi, e di essere missionari di speranza, per chi vi è vicino e per chi è lontano.

Dio vi benedica e vi ricompensi come solo Lui sa fare, facendovi crescere nello spirito missionario. Vi portiamo nella nostra preghiera e vi affidiamo al Cuore Immacolato di Maria.

Grazie di cuore a tutti!

Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima

 

incontro benefattori marzo 2025 3

Eventi Missionari al Santuario: Un Ponte di Speranza tra Italia e Sri Lanka. 

In occasione della presenza in Italia delle due suore responsabili delle missioni in Sri Lanka, sono stati organizzati due importanti eventi di animazione missionaria, volti a rafforzare il legame tra i benefattori e le comunità sostenute.

Incontro con i Benefattori e le Famiglie Adottanti. 

Domenica 16 marzo, presso la Casa delle Suore OMVF a San Vittorino, si è tenuto un intenso incontro missionario, arricchito dalla presenza speciale delle Suore Missionarie Oblate provenienti dallo Sri Lanka e dal Brasile. A partecipare all’evento erano le famiglie che, con generosità e impegno, sostengono i bambini attraverso il programma di adozioni a distanza, oltre ad alcuni rappresentanti dell’associazione missionaria del Santuario, Lanteri Humanitas. L'incontro ha avuto una dimensione internazionale grazie alla partecipazione, via Zoom, di numerosi benefattori collegati da diverse realtà oblative nel mondo.

La finalità principale dell’evento è stata quella di esprimere profonda gratitudine ai tanti benefattori il cui sostegno permette di offrire un futuro migliore ai bambini più vulnerabili. Le suore hanno condiviso testimonianze toccanti e storie di vita che sono vere e proprie narrazioni di rinascita, supportate da immagini e video che hanno mostrato il grande bene realizzato grazie alla solidarietà di molti.

Durante l’incontro sono stati presentati anche i progetti educativi in corso, tra cui l’educandato e il programma di adozioni a distanza. Ad oggi, più di 300 bambini hanno potuto beneficiare di queste iniziative, ricevendo non solo un’istruzione, ma anche speranza e nuove opportunità per il futuro.

L’evento ha rafforzato la consapevolezza che, unendo le forze, è possibile essere veri missionari di speranza e "organizzare la speranza", contribuendo concretamente alla costruzione di un domani migliore per tanti bambini.

 Annuncio Missionario in Santuario

Domenica 30 marzo – IV domenica di Quaresima – Domenica in Laetare è stato dato l’annuncio missionario per far conoscere i due progetti educativi della missione delle suore Oblate in Sri Lanka. 

Un Appello di Speranza e Solidarietà per i Bambini dello Sri Lanka

Carissimi amici,

sono suor Lucia, Suora Oblata di Maria Vergine di Fatima, e svolgo il mio servizio al Santuario con una missione speciale: dare voce ai bambini più poveri dello Sri Lanka, coloro che, per il loro paese, sono spesso invisibili. Il mio compito, tanto impegnativo quanto meraviglioso, è quello di offrire loro non solo un sostegno materiale, ma soprattutto la speranza di un futuro migliore.

In questi giorni abbiamo la grazia di accogliere tra noi le suore missionarie dello Sri Lanka, testimoni dirette della realtà che viviamo nel nostro impegno quotidiano. La nostra presenza in questo paese risale al 1997 e, da allora, ci prendiamo cura dei bambini più poveri attraverso due importanti progetti:

L’educandato “Our Lady of Fatima”, un centro diurno che accoglie bambini in difficoltà offrendo loro istruzione, alimentazione e cure essenziali.Le adozioni a distanza, che permettono a tanti piccoli di ricevere il necessario per vivere con dignità.

Attualmente, più di 300 bambini che vivono nelle baraccopoli dipendono dal nostro aiuto per il cibo, le cure mediche e la scuola. Con solo 1 euro al giorno, possiamo garantire loro questi beni fondamentali.

L’educazione è l’unica via per spezzare il ciclo della povertà. Per questi bambini, l’aiuto che ricevono dal nostro centro diurno e attraverso le adozioni a distanza rappresenta una vera e propria resurrezione: è il dono di una nuova vita, una vita dignitosa. Spesso ci dicono con gioia: “Adesso possiamo stare in piedi, non abbiamo più paura di affrontare la vita. Ora possiamo inserirci nella società, cercare un lavoro, guardare al futuro con speranza”.

Al momento, 153 bambini hanno già trovato un benefattore, ma tanti altri aspettano ancora di essere adottati. Le nostre suore missionarie sono ogni giorno chiamate a rispondere a emergenze sempre più gravi, tra cui le richieste di aiuto di persone ammalate che, senza assistenza sanitaria, non possono curarsi.

Come potete aiutarci?

Vi chiediamo due cose preziosissime:

La preghiera, perché i missionari, ogni giorno, sperimentano la forza della Provvidenza e il sostegno spirituale di chi li accompagna.Un gesto concreto di solidarietà, per chi ne ha la possibilità, perché la carità è il legame più profondo che accorcia le distanze, più ancora dei mezzi di comunicazione sociale.

Papa Francesco ci ricorda: “Lasciatevi scandalizzare dalla povertà” e ci invita ad “organizzare concretamente la speranza” per questi bambini.

Vi auguro di essere uomini e donne di grande carità, come lo sono stati tanti santi, e di essere missionari di speranza, per chi vi è vicino e per chi è lontano.

Dio vi benedica e vi ricompensi come solo Lui sa fare, facendovi crescere nello spirito missionario. Vi portiamo nella nostra preghiera e vi affidiamo al Cuore Immacolato di Maria.

Grazie di cuore a tutti!

Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima

 

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30 Marzo 2025

Libretto Via Crucis

Carissimi Amici,

Siamo lieti di annunciare la pubblicazione di un piccolo ma prezioso libretto della Via Crucis, arricchito dalle meditazioni di Padre Armando Santoro OMV. Questo testo, disponibile esclusivamente in versione e-book, rappresenta uno strumento spirituale di grande valore per chi desidera approfondire la propria fede attraverso la riflessione e la preghiera.

Le meditazioni di Padre Santoro ci offrono un'opportunità unica di crescita spirituale, tanto a livello personale quanto comunitario. La Via Crucis diventa così un cammino che ci invita a meditare sulla passione di Cristo, accompagnandoci verso una maggiore consapevolezza e vicinanza al mistero della sua sofferenza e redenzione.

Invitiamo tutti a utilizzare questo libretto per arricchire il proprio percorso spirituale, sia durante la Quaresima che in qualsiasi momento dell'anno, poiché ogni stazione rappresenta un'opportunità per rinnovare la nostra fede e il nostro impegno cristiano.      Con affetto in Cristo

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Mi chiamo suor Maria Pia, sono nata a Monte Carlo (Principato di Monaco) e ho vissuto lì fino a quando, ricevuta la chiamata del Signore, ho lasciato tutto per seguirlo.
Ringrazio il Signore per avermi donato dei buoni genitori, che mi hanno trasmesso la fede e dato un esempio di preghiera e di carità verso tutti.
All’età di 7 anni ho iniziato a frequentare la scuola di ballo classico di Monte Carlo, diretta da Marika Besobrasova. Per me era una passione totalizzante, che coinvolgeva anima e corpo. Per diversi anni ho proseguito questo percorso professionale, che diventava sempre più impegnativo, affascinante e attraente. 
Con il mio professore ho fatto un ottimo lavoro di perfezionamento. Era molto esigente perché aveva notato il mio talento. Allo stesso tempo, però, non ho mai smesso di affidarmi al Signore. Vedendo i sacrifici che i miei genitori facevano per me, ogni giorno, prima di recarmi a scuola di ballo, mi fermavo nella cappella dei Francescani, vicino a casa mia, e chiedevo al Signore di farmi capire quale fosse la strada migliore per me: se proseguire nella carriera del balletto classico o meno. Se non fosse stata la scelta giusta, gli chiedevo di mettermi un impedimento.
 Il Signore mi prese in parola. Un giorno, mentre mi esercitavo a casa per il prossimo spettacolo, caddi e mi spostai il menisco. Non riuscivo più a stendere la gamba. Nonostante le preghiere quotidiane, il mio mondo crollò all’improvviso.
 Fu allora che avvenne la prima "conversione nella conversione". Il Signore si fece talmente presente nella mia vita, attraverso persone significative e buone letture. All’improvviso tutto ciò che prima consideravo bello e desiderabile mi sembrò pallido e insignificante di fronte alla grandezza di Dio.
 Ho fatto un lungo percorso spirituale, ma ancora non si parlava di consacrazione al Signore nella vita religiosa. Volevo semplicemente fare del bene rimanendo nel mio paese, con la mia famiglia, perché avevo paura delle suore. Finché, un bel giorno, il Signore ha fatto irruzione nella mia vita, al punto che non potevo più opporgli resistenza. Ho sperimentato che, quando Lui chiama, non puoi fare altro che rispondere: sei disarmata.
Dopo tanti anni trascorsi con il Signore nella vita religiosa OMVF, posso dire di aver già ricevuto, su questa terra, il centuplo. Lui è la vera gioia, anche nelle difficoltà; è il tutto della mia vita, che supera di gran lunga tutte le cose più belle che il mondo possa offrire.
Il mio grazie sarà eterno.

"La Chiesa, popolo di Dio in cammino nella storia, non può non incrociare la famiglia che, tra le numerose strade, «è la prima e la più importante: […] una via dalla quale l’essere umano non può distaccarsi » (n. 2). È missione della Chiesa servire la famiglia con il grande patrimonio di storia, di testimonianze e di proposte di cui dispone. Il Papa auspica che l’Anno della famiglia sia animato da una grande preghiera che «raggiunga anche le famiglie in difficoltà o in pericolo, quelle sfiduciate o divise e quelle che si trovano in situazioni irregolari (n. 5). A tutte desidera manifestare amore e sollecitudine."  San Giovanni Paolo II

Ore 10,00 Accoglienza

Ore 10.30 Conferenza dal Tema: " Dio e il mistero del male - Da evento inquietante a mistero della vita.  -  sr Giacinta Sguotti omvf

Ore 12.00 Celebrazione Eucaristica in Santuario

Ore 13,00 Pranzo - Il primo piatto è offerto dal Santuario

Ore 14,35 PPreghiera conclusiva

E' PREVISTO UN SERVIZIO BABY SITTER PER I BAMBINI

 

Costituzione delle Chiese Giubilari

In data 15 agosto il vescovo Mauro Parmeggiani ha reso note le chiese giubilari visitando le quali i fedeli potranno conseguire l’indulgenza plenaria, secondo le consuete indicazioni della Chiesa in materia e per la durata dell’anno giubilare ordinario 2025 (29 dicembre 2024 – 28 dicembre 2025).

Per la Diocesi di Tivoli, oltre alla cattedrale di San Lorenzo Martire, sono state costituite chiese giubilari: il santuario Beata Vergine delle Grazie di Quintiliolo, in Tivoli; Santa Maria delle Grazie Madonna della Mentorella, nel comune di Capranica Prenestina e il Santuario Nostra Signora di Fatima in San Vittorino Romano.

Per la Diocesi di Palestrina, oltre la cattedrale di Sant’Agapito Martire, sono costituite chiese giubilari il santuario Santa Maria del Buon Consiglio, in Genazzano e la chiesa parrocchiale di Santa Maria di Pugliano, in Paliano.

Le Chiese Giubilare, sono le chiese segnalate come luoghi di ritrovo per i pellegrini. In queste chiese si terranno le catechesi nelle diverse lingue per riscoprire il senso dell'Anno Santo, ci sarà la possibilità di vivere il sacramento della Riconciliazione e nutrire l'esperienza di fede con la preghiera.

INDULGENZA PLENARIA

I pellegrini otterranno l’indulgenza plenaria nelle chiese giubilari anche partecipando ad una:

  • Messa rituale per il conferimento dei sacramenti di iniziazione cristiana;
    ad una celebrazione della Parola di Dio;
    alla Liturgia delle Ore (Ufficio delle Letture, Lodi, Vespri);alla Via Crucis;
    al Rosario mariano;al canto dell’Inno Akathistos;ad una celebrazione penitenziale che termini con le confessioni individuali dei penitenti.

I singoli fedeli, individualmente o in gruppo, potranno conseguire l’Indulgenza se visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’Adorazione Eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede e invocazioni a Maria, Madre di Dio.

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La frase "Voi digiunate tra litigi e alterchi" risuona come un richiamo potente e profondo, proveniente da una tradizione spirituale che invita alla riflessione e all'autenticità. Questa espressione richiama un messaggio presente nei testi sacri, come nel Libro di Isaia, e denuncia il contrasto tra l'apparente osservanza religiosa e la mancanza di coerenza morale e spirituale.

Il contesto e il significato

Questa affermazione si riferisce al comportamento di coloro che praticano il digiuno, o qualsiasi altro rito religioso, senza però abbracciare i veri valori di pace, amore e giustizia. I "litigi e alterchi" rappresentano le contraddizioni di chi, pur cercando di avvicinarsi al divino attraverso il digiuno, si lascia coinvolgere in conflitti interpersonali e atteggiamenti che contraddicono lo spirito cristiano di riconciliazione.

Gesù, come sottolinea papa Francesco, «ha condannato questa proposta della pietà nei farisei, nei dottori della legge: fare tante osservanze esteriori, ma senza la verità del cuore». Il Signore dice infatti:

«Non digiunate più come fate oggi, cambiate il cuore. E qual è il digiuno che io voglio? Sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo, dividere il pane con l'affamato, introdurre in casa i miseri, i senzatetto, vestire uno che vedi nudo senza trascurare i tuoi parenti, facendo giustizia».

 Questo, ha precisato il Papa, «è il digiuno vero, che non è soltanto esterno, un'osservanza superficiale, ma un digiuno che viene dal cuore».

Un insegnamento sempre attuale

L'insegnamento del Signore non è confinato a un'epoca specifica, ma risulta straordinariamente attuale anche nella nostra società moderna. Spesso, infatti, si cade nella trappola del formalismo, rispettando regole o tradizioni esteriori senza esaminare il proprio cuore o le proprie intenzioni. Questo monito invita a vivere i valori spirituali in profondità, rendendo il proprio comportamento coerente con la propria fede e le proprie convinzioni.

Il Pontefice ha inoltre sottolineato come, nelle tavole della legge, siano presenti sia i comandamenti relativi al rapporto con Dio sia quelli relativi al rapporto con il prossimo. Entrambi, hanno spiegato, vanno insieme:

«Io non posso dire: compio i primi tre comandamenti… e gli altri più o meno. No, sono uniti: l'amore a Dio e l'amore al prossimo sono un'unità, e se vuoi fare penitenza, reale e non formale, devi farla davanti a Dio e anche con il fratello, con il prossimo».

Basti pensare a ciò che scrive l'apostolo Giacomo: «Tu potrai avere tanta fede, ma la fede, se non fai opere, è morta; a che serve?»

 Riflessione personale

Come possiamo applicare questo insegnamento oggi?

 Possiamo iniziare con una domanda sincera: quanto le nostre azioni esterne riflettono le nostre convinzioni interiori?

È un invito a lavorare sulla coerenza tra fede, comportamento e relazioni umane, affinché la spiritualità non resti solo un insieme di pratiche esteriori, ma si traduca in gesti concreti di amore e giustizia.
Da qui la preghiera conclusiva rivolta da Francesco al Signore affinché accompagni «il nostro cammino quaresimale» facendo sì che «l’osservanza esteriore corrisponda a un profondo rinnovamento dello Spirito».

Quest'anno la Quaresima che vivremo è nel segno della speranza. Di *una speranza che non delude* , come ci ha detto papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo (n. 2; cfr. Rm 5,1-2.5). In questo il patriarca Abramo rimane per noi un modello: «Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli» (Rm 4,18). *Una speranza che osa* : che, come fece Ruth, che lasciò il suo popolo per seguire la suocera Noemi verso Betlemme, sa percorrere strade nuove, quelle che lo Spirito del Signore ci suggerisce. *Una speranza che geme* , perché - come scrive San Paolo - non godiamo ancora della salvezza piena e definitiva, e manteniamo lo sguardo fisso su essa, senza lasciarci prendere dalla disillusione del tempo che passa e dallo scoraggiamento del male nel mondo. Infine, *una speranza che dà vita* : perché - come ci chiede Gesù - siamo chiamati ad essere misericordiosi come il Padre (cfr. Lc 6,36) e  la misericordia - termine che richiama le viscere materne - è sempre un coinvolgimento interiore che genera vita lì dove c'è la morte, lì dove l'amore vince il male e la discordia.

Se non siamo ancora all'altezza di questa speranza, questo tempo di grazia è davvero il tempo propizio - come scrive papa Francesco nel messaggio per la Quaresima - per la conversione: "quella della speranza, della fiducia in Dio e nella sua grande promessa, la vita eterna. [...] Vivo concretamente la speranza che mi aiuta a leggere gli eventi della storia e mi spinge all'impegno per la giustizia, alla fraternità, alla cura della casa comune, facendo in modo che nessuno sia lasciato indietro?".

Buon cammino quaresimale! Padre Michele Babuin omv rettore del Santuario

ESERCIZI SPIRITUALI ALLA SCOPERTA DEL TEMPO FAVOREVOLE

«Maria forse vuole lasciare alle giovani generazioni la certezza che Dio li raggiunge.» Padre Gian Matteo Roggio

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