Mi accoglie nel silenzio la grande croce austera
ed è quasi un invito che porta alla preghiera.
Dalle vetrate azzurre scende una fioca luce
verso l’altare bianco, qualcuno mi conduce.
Quanto tempo è trascorso, quasi senza ragione,
dentro di me regnava sola la confusione.
Ho gli occhi un po’ appannati di lacrime sincere,
mi trovo in mezzo a tante persone e storie vere.
Gli sposi vanno avanti tenendosi per mano,
50 anni insieme in un percorso strano,
tortuoso, lastricato di gioia e di dolore,
in fondo è il solo viottolo che porta a te Signore.
“Enzo, Marisa, Auguri” noi ripetiamo in coro
auguri e tanto affetto per queste nozze d’oro.
Dio è il solo giudice che segna ogni destino,
nelle sue mani scorre difficile il cammino.
La messa sta finendo e quasi mi dispiace
vorrei restare ancora in mezzo a questa pace.
Avrei voluto anch’io prendere l’Ostia Santa
ma l’incertezza è enorme e la paura tanta.
“Adesso andate in pace, rendiamo grazie a Dio”
mi chiedo se lui sa quello che provo io.
Nella mente risuona: “LA PACE SIA CON VOI”
è bello poter credere ciò che vorremmo noi
la pace è una parola che lascia un duro segno
vibra su ogni popolo come se fosse un pegno,
un desiderio enorme che oggi non si sente
perché scordiamo il pianto di tanta, tanta gente.