Sabato 26 maggio, verso sera, una "nuvola bianca" si è posata sul piazzale del nostro Santuario e vi è rimasta fino all'indomani.
Questa nuvola ha iniziato a sfilare processionalmente verso il Santuario, fino ad introdursi in esso, acquisendo mano a mano dei lineamenti ben precisi: i volti di circa 700 pellegrini di origine srilankese, provenienti da tutta Italia, per trascorrere una veglia di preghiera durata tutta la notte: appartengono, infatti, a un movimento carismatico.
Nuvola bianca perché erano tutti vestiti di bianco: le donne con il loro sari, gli uomini con il loro abito caratteristico, e anche i bimbi tutti vestiti a festa.
Questi "angeli bianchi", come li ha definiti Padre Yves omv salutandoli durante la Celebrazione Eucaristica, hanno vegliato tutta la notte, scandendo le ore con inni, canti, momenti di adorazione, ...
La processione, di cui sopra, ha introdotto la serata: dalla statua di Gesù Risorto si sono recati in Santuario, portando solennemente la Parola di Dio; L'hanno adagiata su un ambone confezionato da loro, sormontato da una colomba, simbolo dello Spirito Santo, mentre il basamento era costituito da cinque persone, rappresentanti i cinque continenti.
Quattro giovani, vestiti con abiti tipici del luogo, seguivano la Croce, suonavano degli strumenti particolari, per rendere più solenne il momento che stavano vivendo. Uno di essi aveva anche un corno speciale, con un suono altrettanto speciale: una grande conchiglia, dalla quale usciva un suono dolce, grave e solenne ad un tempo.
La musica, il rullo dei tamburi e i canti hanno accompagnato l'intronizzazione della Parola e l'accensione delle candele da parte di Padre Jim Gerlet, provinciale dei Padri omv, di Madre Maria Pia, prima suora Oblata di Maria Vergine di Fatima, di Suor Cristiana, di origine srilankese, che ha vegliato con loro tutta la notte, di Padre Robinson, delegato del Vaticano, Padre Paul sdb, e di altre persone eminenti.
Padre Jim ha tenuto il discorso iniziale, salutando in lingua srilankese e inglese; ha successivamente ricordato il valore del Santuario come luogo di incontro fra cielo e terra; luogo di riposo, di raggiungimento della serenità nel Signore Gesù dopo la fatica del pellegrinaggio. Ha ricordato l'importanza della Vergine Maria che accompagna i suoi figli lungo il pellegrinaggio terreno ed è sempre pronta ad accoglierli nel suo manto.
Padre Robinson ha letto a tutti il saluto del vescovo Monsignor Mauro Parmeggiani impossibilitato a venire per motivi pastorali, e ha porto il suo saluto a tutti.
Momento saliente della veglia è stata il saluto alla luce del nuovo giorno, preceduto dal buio che avvolgeva l'interno del Santuario, rotto qua e là dalla luce di qualche candela; il corno-conchiglia, il rullo di tamburi, il canto hanno accolto la luce del nuovo giorno, simbolo del Signore Risorto, luce vera del mondo, in attesa di celebrarLo solennemente nella Divina Liturgia, presieduta da Padre Robinson, che ha coronato la veglia.
Al termine è fatto seguita l'agape fraterna mattutina.
Ai nostri fratelli dello Sri Lanka diciamo il nostro grazie per aver vegliato tuta la notte nel nostro Santuario, pregando per tutti. Li ringraziamo per la bella notte bianca che hanno voluto trascorrere con noi. Poiché abitano in Italia, diciamo loro: "Ritornate; venite ai piedi di Nostra Signora di Fatima, per trascorrere altre belle notti bianche. Vi aspettiamo"