Segreteria del Santuario
Scuola di Vita spirituale - Fine settimana
Venerdi 29 Settembre 2023 raduno degli Amici della Scuola di Vita Spirituale "Padre lanteri", per l'inizio delle attività.
Per chi viene da lontano è possibile pernottare Venerdì 29 Settembre e andar via Domenica 30 mattina.
Venerdì 29 Settembre
Ore 18,00 Arrivi sistemazione
Ore 18,45 Santa Messa
Ore 20,00 Cena
ore 21,00 Compieta Adorazione Eucaristica libera
Sabato 30 Settembre
Ore 7,30 - 8,30 Colazione
Ore 9,30 Santa Messa con Lodi inserite
Ore10,45 Istruzione Padre Armando Santoro omv
segue tempo di riflessione e preghiera personale
Ore 12,00 Adorazione Eucaristica
Ore 13,15 Pranzo
Segue fraternità e tempo libero
Ore 15,30 Santo rosario
Ore 16,00 presentazione attività 2023/24
Testimonianze condivisione
Ore 19,30 Vespri
Ore 20,00 Cena
Fraternità
Domenica 1 Ottobre
7,30 - 8,30 Colazione
Ore 8,30 Lodi e Santa Messa in Santuario
Ricordo quinta Apparizione a Fatima
PREGHIAMO PER LA PACE!
«- Continuate a recitare il rosario alla Madonna del Rosario, tutti i giorni, [che Lei attenuerà la guerra] per ottenere la fine della guerra, [che la guerra sta per terminare]. In ottobre verrà anche il Signore, la Madonna Addolorata, la Madonna del Carmine, S. Giuseppe col Bambino Gesù, per benedire il Mondo. Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda. Portatela soltanto di giorno.
- Mi hanno pregato di chiederLe molte cose: la guarigione di alcuni malati, d’un sordomuto.
- Sì, qualcuno lo guarirò. Altri, no, [perché Nostro Signore non crede in loro]. In ottobre farò il miracolo, affinché tutti credano.
[- Il popolo desiderava molto aver qui una cappellina.
- [Con] metà del denaro raccolto fino ad oggi facciano due portantine per donarle alla Signora del Rosario; l’altra metà sia per la cappellina.
Le offrii due lettere e un contenitore di vetro con acqua di colonia.
- Mi hanno dato questo, se Lei lo vuole.
- Questo non serve là in Cielo.]»
Luogo: Cova da Iria
Data: 13 settembre 1917
Persone presenti: tra 20000 e 30000
Memorie di Suor Lucia, p 176 (IV Memoria); le sezioni entro le parentesi quadre fanno parte dell’interrogatorio del parroco, del 15 settembre 1917, in Documentação Crítica de Fátima, pp. 21-22
Presiede Don Fabrizio Meloni parroco di Cerreto Laziale
Ore 21,00 Narrativa dell'Apparizione - processione mariana con i flambeaux
Segue Celebrazione Eucaristica
Prima Domenica del Mese
Catechesi Biblica
Riprendono a settembre sotto la guida di padre Michele Babuin le catechesi bibliche.
Ogni anno viene proposto un libro o un personaggio biblico a tutta la comunità dei fedeli come strumento di catechesi avendo come obiettivo il far crescere “l’interiorità della fede”, e nel suscitare una serie di domande che aiutano l’applicazione del messaggio al vissuto concreto delle persone e delle comunità.
Primo incontro Sabato 16 Settembre ore 16,00 presso la Sala del Rosario
https://www.youtube.com/channel/UCzGZlWm8IITlevGMDX6-44w
Per maggiori informazioni ci si può rivolgere all’ufficio Direzione ed Accoglienza del Santuario negli orari di apertura, oppure inviare un whatsapp a P. Michele stesso (339 4779599).
EVO - Esercizi spirituali nella vita ordinaria
Gli Evo, come vengono chiamati gli esercizi spirituali nella vita ordinaria, aiutano attraverso il dialogo con il Signore, la lettura delle Scritture e le esperienze quotidiane a portare ordine nella propria vita tramite una integrazione della fede con il vissuto, un cammino di discernimento e una scuola di preghiera.
Quarta apparizione a Fatima - 13 Agosto
I tre veggenti furono sequestrati e tenuti per tre giorni sotto la vigilanza dell’Amministratore di Ourém che a tutti i costi — ed invano — desiderava strappare loro il segreto confidato dalla Vergine, e perciò non poterono recarsi alla Cova da Iria il giorno 13 agosto quando doveva avvenire la quarta apparizione della Madonna.
Secondo la testimonianza delle numerose persone che erano accorse sul luogo, poco dopo mezzogiorno si udì un tuono, più o meno come le altre volte, al quale seguì il lampo e, subito dopo, tutti cominciarono a notare una piccola nuvola, molto lieve, molto bianca e molto graziosa, che si fermò alcuni minuti sul leccio, salendo poi verso il Cielo e scomparendo nell’aria. I volti dei presenti brillavano con tutti i colori dell’arcobaleno; gli alberi sembravano senza rami né foglie, ma coperti soltanto di fiori; anche il suolo e le vesti delle persone erano del colore dell’arco celeste. Sembrava che la Madonna fosse venuta, ma non avesse incontrato i pastorelli.
Così racconta Suor Lucia la quarta apparizione:
“Andando con le pecore, in compagnia di Francesco e suo fratello Giovanni, in un luogo chiamato Valinhos, e sentendo che qualcosa di soprannaturale si avvicinava e ci avvolgeva, sospettando che Nostra Signora venisse ad apparirci e temendo che Giacinta non la vedesse, chiedemmo a suo fratello Giovanni di andarla a chiamare.
Intanto, vidi con Francesco il riflesso della luce, che noi chiamavamo lampo, e quando arrivò Giacinta dopo un istante, vedemmo la Madonna sopra un leccio.
— Cosa vuole da me Vostra Signoria?
— Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il giorno 13 e che continuiate a pregare il Rosario tutti i giorni. Nell’ultimo mese farò un miracolo perché tutti credano.
— Che cosa vuole Vostra Signoria che si faccia del denaro che la gente lascia alla Cova da Iria?
— Fate due portantine: una la porterai tu con Giacinta ed altre due bambine vestite di bianco; l’altra, la porterà Francesco con altri tre ragazzi. Il denaro delle portantine è per la festa di Nostra Signora del Rosario e quello che avanzerà sarà per una cappella che devono far fare.
— Volevo chiedere di guarire alcuni ammalati.
— Sì, ne guarirò qualcuno durante l’anno.
Ed assumendo un aspetto più triste, (aggiunse): Pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime vanno all’Inferno non avendo chi si sacrifichi e preghi per loro”.
Dopo aver detto queste parole, la Madonna si diresse, come le volte precedenti, verso oriente.
Per lunghi minuti i pastorelli rimasero in uno stato di estasi. Si sentivano invasi da una gioia irrefrenabile dopo tante sofferenze e timori. Infine, quando furono in grado di muoversi e camminare, tagliarono alcuni rami dell’arbusto che era stato sfiorato dalla tunica della Madre di Dio e li portarono a casa. Qui poterono sentire che i rami esalavano un delizioso e magnifico profumo! Erano i “rametti dove la Santissima Vergine aveva posto i piedi”…
Ore 21,00 narrazione della quarta apparizione
Segue processione mariana con i flambeaux
Santa Messa
Orari Sante Messe mese di Agosto
Feriale ore 8,30 - 18,00
Rosario 17,30Festivo ore 9,00 - 10,30 - 12,00 - 17,30 - 19,00
Rosario 17,00Domenica 6 Agosto - Prima Domenica del Mese
Ore 16,45 Adorazione Eucaristica
ore 17,30 Santa Messa - segue processione mariana
Prima Domenica del mese cambio orario processione mariana
Sante Messe ore 9,00 - 10,30 - 12,00 - 17,30 - 19,00
Ore 16,45 Adorazione Eucaristica
Ore 17,30 Santa Messa - segue Processione Mariana
Lavori di manutenzione e rifacimento volte al Santuario
Sono iniziati nel Santuario i lavori di rifacimento delle volte laterali del santuario, la demolizione e il ripristino del calcestruzzo ammalorato. Verrà fatta anche l'ispezione totale del santuario e la riparazione dei punti nei quali ci sono infiltrazioni d'acqua.
Questi lavori verranno a costare 65.000,00 euro.
La Provvidenza Divina mai abbandona.. Aiutaci a rendere sempre più bello la casa di N. S. di Fatima, Ella saprà come ricompensarti! Padre Michele Babuin omv rettore del Santuario.
* Per chi desidera effettuare un'offerta in bonifico o c c, ecco gli estremi del santuario: Santuario N. S. Di Fatima - Istituto Oblati di Maria Vergine C/C postale 439018
Istituto degli Oblati di Maria Vergine - banca Intesa San Paolo
IBAN: IT55G0306939450100000009531
Siamo invitati, dunque, a porre tutta la nostra fiducia nella Grazia di Dio, che dobbiamo accogliere con cuore indiviso, convinti che senza di Lui noi non possiamo fare nulla (cfr Gv 15,5).Strettamente collegato alla Consacrazione al Cuore di Gesù, è da considerare l'Affidamento alla Vergine Santissima. Anche in questo caso, non è da porre in primo piano la nostra decisione personale, ma piuttosto l'azione del Redentore che dalla croce offre all'apostolo Giovanni quanto ha di più prezioso: la sua stessa Madre, Maria.Siamo, dunque, invitati ancora una volta a metterci sotto la croce, non da soli, ma accompagnati dalla Santa Madre, per penetrare con Lei nell'abisso dell'amore di Dio per l'uomo e sentirne tutta la forza rigeneratrice. Ed è proprio ponendoci accanto a Maria sotto la croce, che potremo sentire come rivolte a noi le parole di Gesù alla Madre e al discepolo amato: “Vedendo la madre e lì accanto a lei, il discepolo che egli amava, disse alla madre: Donna, ecco il tuo figio! Poi disse al discepolo: Ecco la tua madre!” (Gv 19,26-27).Il Vangelo, poi, continua, dicendo che “da quel momento il discepolo la prese nella sua casa”, o, per essere maggiormente fedeli al testo originale (eis ta idia), dovremmo tradurre “la accolse fra i suoi propri beni”. Tale espressione, più che l'aspetto materiale, evoca la dimensione spirituale di tale accoglienza, cioè del nuovo legame che si instaura fra Maria e Giovanni, il discepolo amato. Nell'atto di Affidamento alla Vergine ciò che spetta più specificamente a noi, che ci identifichiamo con il discepolo amato, è proprio l'Accoglienza della Madre, con tutta la ricchezza di atteggiamenti spirituali che il termine giovanneo comporta.Considerando tutta la densità di impegno vitale che l'atto di Consacrazione al Cuore di Gesù richiede, è chiaro che esso non può essere qualcosa di improvvisato. È necessario, perciò, prepararvisi attraverso un itinerario di maturazione, che conduca ad una scelta libera, consapevole e piena.In tale itinerario un ruolo fondamentale è rappresentato dall'accoglienza grata del dono della Madre. Accogliere Maria nella nostra casa, fra i nostri beni più preziosi, significa imparare da Lei le disposizioni giuste per penetrare nel Cuore del Figlio: disposizione interiore all'ascolto, atteggiamenti di generosità, umiltà, gratitudine.Accogliendo Maria, è come se entrassimo nel suo grembo, quel grembo che ha portato e in cui si è formato Gesù, perché anche noi possiamo essere plasmati come figli e poter giungere ad affermare insieme con l'Apostolo : “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal 2,20).In questo cammino, dunque, non siamo soli: la Vergine della tenerezza ci è vicina con il suo dolce amore di Madre.