"Il Rosario e Fatima: Preghiera di Pace e Messaggio di Speranza"

Il Rosario della Vergine Maria, sviluppatosi gradualmente nel secondo Millennio al soffio dello Spirito di Dio, è preghiera amata da numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero. Nella sua semplicità e profondità, rimane, anche in questo terzo Millennio appena iniziato, una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità. Essa ben s'inquadra nel cammino spirituale di un cristianesimo che, dopo duemila anni, non ha perso nulla della freschezza delle origini, e si sente spinto dallo Spirito di Dio a « prendere il largo » (« duc in altum! ») per ridire, anzi 'gridare' Cristo al mondo come Signore e Salvatore, come « la via, la verità e la vita » (Gv 14, 6), come « traguardo della storia umana, il fulcro nel quale convergono gli ideali della storia e della civiltà ».(Rosarium Virginis Marie)

La preghiera del Santo Rosario è al cuore dei messaggi che la Madonna ha trasmesso ai tre pastorelli portoghesi nelle sue apparizioni nel 1917.

Nel contesto delle apparizioni di Fatima nel 1917, la preghiera del Santo Rosario emerge come un elemento centrale nei messaggi che la Madonna ha trasmesso ai tre pastorelli: Lucia, Francisco e Giacinta Questi eventi, che hanno segnato profondamente la spiritualità cattolica, non solo hanno richiamato l’attenzione sul valore della preghiera, ma hanno anche sottolineato l'importanza della devozione mariana.

Le apparizioni di Fatima si sono svolte tra maggio e ottobre 1917, in un periodo caratterizzato da tensioni politiche e sociali, soprattutto in Europa. La Madonna si è manifestata ai pastorelli per incoraggiarli a pregare e a convertire i cuori. Durante queste apparizioni, ha esortato i bambini a diffondere il messaggio della pace, della penitenza e della preghiera, invitandoli a rivolgersi a Dio attraverso il Rosario.

-13 maggio: “Recitate il Rosario tutti i giorni, per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra”

-13 giugno: “Voglio che continuiate a recitare il Rosario tutti i giorni”.

-13 luglio: “Voglio che continuiate a recitare il Rosario tutti i giorni in onore di Nostra Signora del Rosario, per ottenere la pace del mondo e la fine della guerra, perché soltanto così Ella lo potrà aiutare. Quando recitate il Rosario, dite alla fine di ogni decina: ‘O Gesù, perdona le nostre colpe; preservaci dal fuoco dell’inferno; porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia’”.

-19 agosto: “Voglio che continuiate a dire il Rosario tutti i giorni”.

-13 settembre: “Continuate a recitare il Rosario per ottenere la fine della guerra”.

-13 ottobre: “Io sono la Madonna del Rosario, che continuino a recitare la Corona tutti i giorni”.

La preghiera del rosario, con la sua struttura di preghiere ripetitive e meditazioni sui misteri della vita di Cristo e della Vergine Maria, offre un momento di riflessione profonda e di connessione spirituale. La Madonna ha raccomandato questa pratica come mezzo per affrontare le sfide del mondo, per chiedere la conversione dei peccatori e per invocare la pace nel mondo.

La ripetizione delle Ave Maria, accompagnata dalla meditazione sui misteri, permette di entrare in un dialogo intimo con Dio. La Madonna ha sottolineato l'importanza di questa preghiera non solo per la propria vita spirituale, ma anche per il bene dell'umanità.

Tra i messaggi chiave della Madonna a Fatima, l'invito alla preghiera è stato accompagnato da un forte richiamo alla penitenza e alla conversione. Il Rosario diventa quindi un atto di amore, un modo per offrire al Signore le proprie tribolazioni e le proprie speranze. La Madonna ha chiarito che, attraverso la preghiera, è possibile intercedere per gli altri e contribuire a portare la luce di Dio nelle tenebre del mondo. «Recitate il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra» (Fatima 13 Maggio 1917)

Lucia, Francisco e Jacinta hanno vissuto intensamente gli insegnamenti ricevuti dalla Madonna. I due più giovani, Francisco e Jacinta, hanno abbracciato la penitenza e la preghiera del Rosario con fervore. La loro vita è diventata un esempio luminoso di dedizione e fede, dimostrando come anche i più piccoli possano avere un grande impatto nel mondo spirituale.

La preghiera del Santo Rosario, come suggerito dalla Madonna a Fatima, rimane un faro di speranza e un potente strumento di intercessione. In un mondo spesso caotico e incerto, questo semplice atto di fede continua a richiamare milioni di persone verso una vita di preghiera, riflessione e pace. Rivolgerci a Maria attraverso il Rosario significa riscoprire la bellezza di una fede viva e operante, capace di trasformare i cuori e di illuminare il cammino verso Dio.

 La contemplazione di Cristo ha in Maria il suo modello insuperabile. Il volto del Figlio le appartiene a titolo speciale. È nel suo grembo che si è plasmato, prendendo da Lei anche un'umana somiglianza che evoca un'intimità spirituale certo ancora più grande. Alla contemplazione del volto di Cristo nessuno si è dedicato con altrettanta assiduità di Maria. Gli occhi del suo cuore si concentrano in qualche modo su di Lui già nell'Annunciazione, quando lo concepisce per opera dello Spirito Santo; nei mesi successivi comincia a sentirne la presenza e a presagirne i lineamenti. Quando finalmente lo dà alla luce a Betlemme, anche i suoi occhi di carne si portano teneramente sul volto del Figlio, mentre lo avvolge in fasce e lo depone nella mangiatoia (cfr Lc 2, 7).

Da allora il suo sguardo, sempre ricco di adorante stupore, non si staccherà più da Lui. Sarà talora uno sguardo interrogativo, come nell'episodio dello smarrimento nel tempio: « Figlio, perché ci hai fatto così? » (Lc 2, 48); sarà in ogni caso uno sguardo penetrante, capace di leggere nell'intimo di Gesù, fino a percepirne i sentimenti nascosti e a indovinarne le scelte, come a Cana (cfrGv2, 5); altre volte sarà uno sguardo addolorato, soprattutto sotto la croce, dove sarà ancora, in certo senso, lo sguardo della 'partoriente', giacché Maria non si limiterà a condividere la passione e la morte dell'Unigenito, ma accoglierà il nuovo figlio a Lei consegnato nel discepolo prediletto (cfr Gv 19, 26-27); nel mattino di Pasqua sarà uno sguardo radioso per la gioia della risurrezione e, infine, uno sguardo ardente per l'effusione dello Spirito nel giorno di Pentecoste (cfr At 1, 14).

 

 

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