Il contadino presso la capanna
Con sguardo triste osserva il Bambinello,
le pecore son sparse sul sentiero,
ed il presepe sembra ancor più bello.
Vicino al contadino v’è un pastore,
che guarda un pò accorato il verde prato
pensando ai cari amici andati via
per colpa di quel virus disgraziato.
Mentre il gregge beve al torrentello
incurante di tutto ciò che accade.
Nella fornace il fabbro batte il ferro
formando un acre fumo micidiale.
Batte il martello formando le scintille,
che levandosi nell’ombra della sera
sembrano stelline che dal cielo,
scendono piano come una preghiera.
Nella capanna la Madonna è triste,
guarda il piccino stringendo le sue mani,
ma il bimbo dorme cullato dal calore
senza pensare cosa avverrà un domani.
L’ Angelo è sceso dal cielo illuminato
e i Magi seguon piano la cometa
Guardando tutti gli uomini affamati
Prima di giungere alla loro meta.
Questo è il Natale? Dimmi tu Signore,
che sei padrone del cielo e della terra
forse dovremmo pensare e più pregare
per questo mondo sconvolto dalla guerra?..
Spesso si dice che il Natale vero
è solo quello che sentiamo in cuore,
oggi purtroppo col virus che dilaga
siamo rimasti senza più calore.
La sapienza ci porta a ragionare
che la speranza è l’ ultima a morire,
e noi leggiamo negli occhi dei bambini
che tutto questo dovrà presto finire. Rita Golno