Sta per iniziare il mese di Ottobre, dedicato alla devozione del Santo Rosario, ma Ottobre è anche il mese missionario: e questa è una ulteriore occasione per sostenere le attività della nostra associazione Lanteri Humanitas e per promuovere, in particolare, la riflessione sulla dimensione universale della Chiesa. Il Santuario si prepara, come sempre, ad accogliere i pellegrini per questo mese dedicato alla Madonna del Rosario.
Il Rosario della Vergine Maria si è sviluppato nel secondo millennio al soffio dello Spirito di Dio, è una preghiera amata da numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero della Chiesa. Nella sua semplicità e profondità, rimane anche in questo nostro tempo una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità. Esso si inquadra nel cammino spirituale di un cristianesimo che, dopo 2000 anni, non ha perso nulla della freschezza delle origini e si sente spinto dallo Spirito di Dio a prendere il largo per ridire, anzi, gridare Cristo al mondo come Signore e Salvatore, come la Via, la Verità e la Vita.
Il Rosario, caratterizzato dalla fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico. Nella sobrietà degli elementi concentra la profondità dell’intero messaggio evangelico di cui è quasi un compendio. In esso, riecheggia la preghiera di Maria, il suo perenne “Magnificat” per l’opera dell’Incarnazione redentrice iniziata nel suo grembo. Con esso, il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all’esperienza della profondità del suo amore. Attraverso questa dolce catena, il credente attinge la grazia, quasi ricevendola dalle mani stesse della Madre del Redentore.
La Madonna aiuta, chi La prega col rosario, a far rifiorire – nella mente, nel cuore e sulle labbra – tutta la dolcezza e la profondità che questo modo di pregare esprime. Una preghiera, che la Madonna stessa ha raccomandato nelle apparizioni di Lourdes e di Fatima, dove è apparsa con la corona in mano.
“Il rosario è l’orazione dei poveri e dei ricchi, dei sapienti e degli ignoranti; portar via alle anime questa devozione, sarebbe come portargli via il pane spirituale di ogni giorno. È essa che alimenta la piccola fiammella della fede, che ancora non si è spenta del tutto in molte coscienze. Anche per quelle anime che pregano senza meditare, il semplice atto di prendere la corona per pregare è già un ricordo di Dio, del soprannaturale. Il semplice ricordo dei misteri a ogni decade è un altro raggio di luce che sostiene nelle anime il lucignolo ancora fumigante.” . E ancora;
“La Santissima Vergine in questi ultimi tempi in cui noi viviamo ha dato una nuova efficacia alla recita del Rosario tale che non c’è nessun problema, non importa quanto difficile possa essere, o temporale o soprattutto spirituale, nella vita personale di ciascuno di noi, delle nostre famiglie che non possa essere risolto col Rosario”.
“Non c’è nessun problema, vi dico, non importa quanto può essere difficile, che noi non possiamo risolvere con la preghiera del Rosario”. Dagli scritti di sr Lucia di Fatima
E’ dunque la Madonna stessa che ci esorta a recitare il suo Rosario con più fede, con più fervore, contemplando i misteri della gioia, della luce, della passione e della gloria del Figlio suo che volle associarla al mistero salvifico della nostra redenzione.