Segreteria del Santuario

Segreteria del Santuario

02 Gennaio 2021

UN TRISTE PRESEPE

Il contadino presso la capanna
Con sguardo triste osserva il Bambinello,
le pecore son sparse sul sentiero,
ed il presepe sembra ancor più bello.
Vicino al contadino v’è un pastore,
che guarda un pò accorato il verde prato
pensando ai cari amici andati via
per colpa di quel virus disgraziato.
Mentre il gregge beve al torrentello
incurante di tutto ciò che accade.
Nella fornace il fabbro batte il ferro
formando un acre fumo micidiale.
Batte il martello formando le scintille,
che levandosi nell’ombra della sera
sembrano stelline che dal cielo,
scendono piano come una preghiera.
Nella capanna la Madonna è triste,
guarda il piccino stringendo le sue mani,
ma il bimbo dorme cullato dal calore
senza pensare cosa avverrà un domani.
L’ Angelo è sceso dal cielo illuminato
e i Magi seguon piano la cometa
Guardando tutti gli uomini affamati
Prima di giungere alla loro meta.
Questo è il Natale? Dimmi tu Signore,
che sei padrone del cielo e della terra
forse dovremmo pensare e più pregare
per questo mondo sconvolto dalla guerra?..
Spesso si dice che il Natale vero
è solo quello che sentiamo in cuore,
oggi purtroppo col virus che dilaga
siamo rimasti senza più calore.
La sapienza ci porta a ragionare
che la speranza è l’ ultima a morire,
e noi leggiamo negli occhi dei bambini
che tutto questo dovrà presto finire. Rita Golno

31 Dicembre 2020

Sempre insieme

Alza la testa fratello, guardiamoci da lontano
niente pacche sulle spalle o stringere la mano,
niente incontri al bar per ridere o scherzare,
né abbracci, né carezze, né luoghi ove andare.
Molte persone anziane muoiono ogni giorno,
percorrono una strada dove non vi è ritorno,
il virus ha preso il trono, comanda come un re
e uccide sorridendo chi si avvicina a sé.
Le strade son deserte, le scuole abbandonate,
appuntamenti inutili sulle ore stracciate, lacrime
di sgomento sopra l’ intera terra sembra voler
rivivere le fasi di una guerra.
Solo restando uniti in un virtuale abbraccio
ci regaliamo insieme la forza ed il coraggio,
restando tutti a casa, sforzando la memoria
la vittoria sta scritta sui libri della storia.
“Il morbo infuria, il pan ci manca sul ponte
sventola bandiera bianca.”
Sono trascorsi secoli, calmata ormai la sete,
ma come succede spesso, la storia si ripete.
Se prima era Venezia a dover sopportare,
adesso è tutto il mondo che cerca di lottare.
Schiacciare questo virus? La lotta è inadeguata
conoscendo di lui una sola facciata.
Ma se restiamo uniti, sfondando porte oscure
presto non soffriremo guardando le fessure,
restando tutti a casa, sostiamo sul balcone
guardando giù la strada con gioia e non stupore
Conserviamo la voglia di poter ricominciare una
diversa vita, ma bella da intrecciare.   Rita Golino

LA COMNITA' DEI PADRI OMV E DELLE SUORE OMVF OGNI TREDICI DEL MESE AFFIDANO LE VOSTRE INTENZIONI AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA AFFINCHE' INTERCEDA PRESSO DIO PER LE VOSTRE INTENZIONI.

SABATO 5 DICEMBRE

  • ORE 17,00 ESPOSIZIONE DELLE RELIQUIE E RECITA DEL ROSARIO
    ORE 17,30 CELEBRAZIONE EUCARISTICA
    ORE 19,00 RECITA DEL ROSARIO ANIMATO DAI GIOVANI

DOMENICA 6 DICEMBRE

- ALLE MESSE PREGHIERA A SAN CAMILLO - ORE 9.00 - 10,30 - 12,00 - 16,30 - 18,00

  • ORE 15,30 PRESENTAZIONE DELLA SPIRITUALITA' DI SAN CAMILLO - RELATORE PADRE G. LUNARDON -  CAMILLIANO
    ORE 16,30 CELEBRAZIONE EUCARISTICA
    ORE 18,00 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

in questo anno pastorale dominato dai timori della PANDEMIA , ci affideremo ad un Santo o ad una Santa che , accanto a MARIA, interceda per le necessita' nostre e del mondo.

Saranno presenti in un  prezioso reliquiario le reliquie di S.Camillo de Lellis, patrono dei malati e degli operatori sanitari

PREGHEREMO IL ROSARIO , GUIDATO DAI NOSTRI GIOVANI, IN SANTUARIO SABATO 5 DICEMBRE ALLE 19,00

Nella Domenica a tutte le SS. Messe veneremo le sacre reliquie di S.Camillo e nel pomeriggio alle 15,.45 : S.Rosario meditato sui pensieri del Santo , seguira' la Messa delle 16,30.

SANTE MESSE ORE 9,00 - 10,30 (FILIPPINI) - 12,00 - 16,30 - 18,00

SANTE MESSE ORE 9,00 - 10,30 - 12,00 - 16,30 - 18,00

26 Novembre 2020

AVVENTO 2020

Domenica 29 Novembre inizia per la Chiesa l’Avvento, il cammino liturgico che conduce al Natale, la festività che celebra la nascita di Cristo. E’ un periodo che invita a meditare l’incarnazione di Dio, che in Gesù si rivela all’uomo ed entra nel mondo per mostrargli la via della Salvezza. 

R. – La novità viene dallo Spirito, perché ogni anno lo Spirito dà vita nuova alle parole che ascoltiamo, e che ascoltiamo in un contesto sempre nuovo. Quindi, come la Parola di Dio è sempre quella – e ogni volta però è nuova, perché cade su una situazione nuova e perché lo Spirito Santo ne mette in luce delle implicazioni nuove . 

D. – Come predisporsi per vivere pienamente il tempo d’Avvento?

R. – La predisposizione esteriore è quella di darsi un po’ più di spazio di silenzio, di preghiera, di contemplazione. I tempi forti ci sono anche per questo: per operare uno stacco dal ritmo solito della vita. Non si può certamente diminuire l’impegno, il lavoro, si può però diminuire il chiasso della televisione e di altre cose, per cui si può entrare in un clima di maggiore silenzio, di maggiore interiorità. Al fondo, però, poi, quello che decide è l’apertura maggiore o minore allo Spirito Santo, perché è lo Spirito Santo ad essere la presenza viva di Cristo. L’Avvento ha senso in quanto riviviamo l’attesa, la venuta di Cristo: ma chi rende nella Chiesa, nella storia, presente Cristo è Lui, è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo venne su Maria e lo Spirito Santo in questo tempo di Avvento dovrebbe venire su tutti i cristiani. E lui viene. L’importante è che lo si desideri, lo si attenda, perché come dice San Bonaventura: "Lo Spirito Santo va là dove è atteso, desiderato e amato".

D. – Un’attesa che ha la durata di quattro settimane. Come si sviluppa il percorso liturgico?

R. – C’è, all’interno dell’Avvento, un cammino di avvicinamento che si intensifica. All’inizio, per esempio, nella liturgia si ascolta soprattutto Isaia – testi di Isaia – che annunciano l’Avvento della salvezza da lontano. Poi, la seconda e terza settimana, la figura centrale è Giovanni Battista, che è già il precursore, e quindi ci si avvicina un po' più. L’ultima domenica di Avvento è dominata dalla figura di Maria e direi che il miglior compagno di viaggio durante l’Avvento sia proprio Lei, perché ha vissuto questo tempo come ogni madre nell’imminenza del parto: con un’interiorità, un’intensità, una tenerezza particolari. Quindi, Maria ci può aiutare certamente ad andare incontro a Cristo, non così spensierati, disamorati, ma andare incontro a Cristo con il cuore, prima ancora che con il tempo. (ap) www.radiovaticana.org

La consacrazione diaconale è in vista dell’ordinazione sacerdotale. L’attitudine al servizio, però, deve rimanere immutata nel tempo, anzi deve crescere sempre di più. La dedizione deve farsi più intesa e la passione ancora più infuocata. Quanto più l’offerta della tua vita sarà generosa e totale, tanto più si moltiplicherà la gioia e la letizia del tuo ministero. C’è, infatti, più gioia nel donare che nel ricevere. Ed è questo l’augurio che ti rivolgiamo caro Christian: la gioia del Signore sia la forza segreta del tuo  ministero diaconale. Annuncia con gioia a tutti che sei messaggero di gioia a servizio del Dio della gioia.

Lo stabilisce un Decreto della Penitenzieria Apostolica per evitare assembramenti nell’attuale situazione di pandemia.

Il coronavirus non lascia immutata nemmeno la commemorazione dei fedeli defunti del prossimo 2 novembre. Ieri la Penitenzieria apostolica ha diffuso un decreto in cui si introducono concessioni per evitare assembramenti nei cimiteri. Il motivo di queste misure, scrivono il cardinale Mauro Piacenza, penitenziere maggiore, e il reggente monsignor Christophorus Nykiel, è il numero di richieste giunte alla Penitenzieria da parte dei vescovi affinché, a causa della pandemia, «venissero commutate le pie opere per conseguire le indulgenze plenarie applicabili alle anime del Purgatorio».

Due i punti principali del decreto. Il primo: «L’indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente, stabilita di norma solo nei singoli giorni dal 1° all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso mese fino al suo termine». E «tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro disgiunti».

Secondo aspetto: «L’indulgenza plenaria del 2 novembre, stabilita in occasione della commemorazione di tutti i fedeli defunti per quanti piamente visitino una chiesa o un oratorio e lì recitino il Padre Nostro e il Credo, può essere trasferita non solo alla domenica precedente o seguente o al giorno della solennità di Tutti i Santi, ma anche a un altro giorno del mese di novembre, a li- bera scelta dei singoli fedeli».

Remissione della pena L’indulgenza è la totale o parziale remissione della pena temporale che resta da scontare – sulla terra o in Purgatorio – per i peccati già confessati e perdonati sacramentalmen te. Per usare un’immagine, se consideriamo il peccato come un chiodo piantato in un muro, esso viene tolto con la Confessione. Resta però l’effetto del male commesso e che va riparato, il foro appunto, che l’indulgenza per così dire chiude

Per quanto riguarda invece gli anziani, i malati e coloro che «per gravi motivi non possono uscire di casa» – ad esempio a causa di restrizioni imposte dall’autorità pubblica come lockdown e coprifuoco – costoro «potranno conseguire l’indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli, distaccati completamente dal peccato e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alle tre consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti, ad esempio le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei defunti, il Rosario, la Coroncina della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli, o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita».

Per le condizioni spirituali necessarie a conseguire pienamente l’indulgenza, si rimanda alle indicazioni emanate dalla stessa Penitenzieria in un’articolata nota dello scorso 19 marzo reperibile su www.vatican.va («Circa il Sacramento della Penitenza nell’attuale situazione di pandemia») in cui si leggeva tra le altre cose: «Laddove i singoli fedeli si trovassero nella dolorosa impossibilità di ricevere l’assoluzione sacramentale, si ricorda che la contrizione perfetta, proveniente dall’amore di Dio amato sopra ogni cosa, espressa da una sincera richiesta di perdono (quella che al momento il penitente è in grado di esprimere) e accompagnata dal votum confessionis, vale a dire dalla ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale, ottiene il perdono dei peccati, anche mortali».

Infine la Penitenzieria apostolica, il più antico dicastero della Curia Romana, prega vivamente tutti i sacerdoti che non hanno impedimenti fisici a mettersi a disposizione con generosità per le Confessioni e per amministrare la Comunione agli infermi. E visto che le anime del Purgatorio vengono aiutate dai suffragi dei fedeli «e specialmente con il sacrificio dell’altare a Dio gradito », tutti i sacerdoti sono invitati a celebrare tre volte la Messa il giorno della commemorazione dei defunti.


Pagina 27 di 51

Contatti

santuarionsdifatima@gmail.com

Please, enter your name
Please, enter your phone number
Please, enter your e-mail address Mail address is not not valid
Please, enter your message
Acconsento al trattamento dei dati ai sensi del DLgs 196/2003 e del Reg. UE 2016/679.
Leggi l'informativa

Iscriviti alla newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter: sarai costantemente informato sulle nostre iniziative, eventi, etc...

Donazioni

  • Il Santuario N.S. di Fatima nato per la generosità di tante persone e per chi ha donato tutto per la maggior Gloria di Dio, si sostiene con il contributo libero di quanti devolvono a suo favore offerte. Chi volesse contribuire può farlo:

    IBAN: IT55 G 03069 39450 100000009531

    Banca Intesa San Paolo
    C.C. POSTALE 439018
    intestato Istituto degli Oblati di Maria Vergine, Santuario N.S. di Fatima
Stavi cercando migliori casinò non AAMS? Allora questo è il migliore!