Segreteria del Santuario
"Cuori al Servizio: La Mia Esperienza di Volontariato"
Frequento il santuario di nostra Signora di Fatima a San Vittorino da tanti anni e nel 2012 fui invitata ad un incontro missionario della Lanteri Humanitas, sono sincera,andai solo per educazione perché nonostante il cammino spirituale che stavo facendo e i vari corsi in vicariato,per me le missioni erano "cose per altri",fa male ammetterlo ma la pensavo proprio così,come tanti dicevo:"sono lontani, c'è già qualcuno che ci pensa!"
Ma il Signore sapeva che nel mio cuore e nel mio cammino di fede,mancava un tassello importante.
Ascoltai attentamente sia padre Sergio che guidava l'incontro, che i vari volontari che collaboravano nell'associazione. Al termine sentii il bisogno di confrontarmi con il padre, esponendogli proprio le mie difficoltà riguardo le opere missionarie. Lui mi rispose con una domanda:"Qual'è stata la prima cosa che ha fatto la Madonna dopo il suo Eccomi?" Bè, il guardarlo e iniziare a piangere è stato un tutt'uno,in un attimo il Signore ha aperto il mio cuore e mosso i miei piedi! Come Maria in cammino verso Elisabetta,mi sono incamminata in questa bella esperienza di servizio all'interno della Lanteri Humanitas,che opera a favore delle missioni dei padri e delle suore oblate.
Ogni volta che partecipo a qualsiasi attività,sento il cuore gioire perché è proprio vero che solo donando si riceve quel bene vero che viene dal Cielo.
Ora il mio desiderio più grande,è che questa mia misera testimonianza,possa aiutare chi avrà la possibilità di leggerla,ad avvicinarsi al mondo missionario,noi della Lanteri Humanitas vi accoglieremo con gioia grande!
Almanacco del giorno Chiesa Cattolica
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Il Giubileo - Anno di grazia e misericordia
Il Dono del Giubileo: Un Tempo di Grazia e Rinnovamento
Il Giubileo è una celebrazione straordinaria nella tradizione della Chiesa cattolica, un tempo di grazia, misericordia e rinnovamento spirituale. Derivato dalla parola ebraica "yōḇēl", che si riferiva al corno di ariete utilizzato per annunciare l'anno giubilare, questo evento affonda le sue radici nell'Antico Testamento. Nell'antica tradizione ebraica, ogni 50 anni si celebrava un anno di riposo per la terra, di remissione dei debiti e di liberazione degli schiavi, un momento per ristabilire la giustizia e l'armonia nella società.
Origini e Sviluppo nella Tradizione Cristiana
Il Giubileo cristiano fu istituito da Papa Bonifacio VIII nel 1300. Egli dichiarò un Anno Santo, durante il quale i pellegrini che visitavano le basiliche di Roma potevano ottenere l'indulgenza plenaria, una remissione completa della pena temporale per i peccati già confessati e perdonati. Da allora, i Giubilei si sono susseguiti a intervalli regolari, con cadenza generalmente cinquantennale, poi ridotta a 25 anni da Papa Paolo II nel 1470, per consentire a ogni generazione di vivere questa esperienza unica.
Il Dono Spirituale del Giubileo
Il cuore del Giubileo è l’indulgenza, un dono spirituale che consente ai fedeli di ottenere il perdono completo delle conseguenze dei loro peccati. Questo non è un semplice atto di clemenza, ma un richiamo a una profonda conversione interiore e a un rinnovamento del proprio rapporto con Dio e con il prossimo. Per ricevere l'indulgenza, i fedeli sono invitati a compiere atti specifici: il pellegrinaggio a una delle Chiese giubilari, la confessione sacramentale, la partecipazione alla Santa Messa, la recita del Credo e la preghiera per le intenzioni del Papa.
Giubileo Straordinario della Misericordia
Uno degli esempi più recenti e significativi di Giubileo straordinario è stato quello della Misericordia, indetto da Papa Francesco nel 2015-2016. Questo Anno Santo ha posto al centro il tema della misericordia divina, invitando i fedeli a essere testimoni di compassione e amore verso gli altri, in particolare verso i più bisognosi. È stato un tempo in cui le porte sante delle chiese di tutto il mondo si sono aperte, simbolizzando l’accesso universale alla grazia di Dio.
Un Tempo per Riscoprire la Comunità
Il Giubileo non è solo un evento personale, ma anche un momento per riscoprire il valore della comunità cristiana. Attraverso opere di carità, iniziative sociali e incontri di preghiera, i fedeli sono chiamati a costruire ponti di dialogo e solidarietà, promuovendo la pace e la giustizia nel mondo.
Conclusione
Il dono del Giubileo è un invito a fermarsi e riflettere sul cammino della propria vita, a rinnovare il cuore e a rafforzare la fede. È un tempo speciale, un'occasione per aprirsi alla misericordia divina e per vivere più profondamente i valori evangelici. Nel contesto moderno, il Giubileo continua a essere una luce che illumina il cammino dell’umanità verso un futuro di speranza e riconciliazione.
Natale 2024
Viviamo con gioia il Natale che si avvicina. Viviamo questo evento meraviglioso: il Figlio di Dio nasce ancora «oggi», Dio è veramente vicino a ciascuno di noi e vuole incontrarci, vuole portarci a Lui. Egli è la vera luce, che dirada e dissolve le tenebre che avvolgono la nostra vita e l’umanità. Benedetto XVI
16/24 Dicembre 2024
Inizio Novena del Santo Natale inserita nella Messa delle ore 8.30/10.00
24 Dicembre 2024.
Ore 24.00 Santa Messa della Mezzanotte
25 Dicembre 2024 - Natale del Signore
Sante Messe ore 9.00 - 10.30 - 12.00 - 16.30 - 18.00
Rosario ore 16,00
26 Dicembre Santo Stefano.
Sante Messe ore 9.00 - 10.30 - 12.00 - 17.30
Rosario ore 17.00
29 Dicembre 2024 Sacra Famiglia.
Apertura del Giubileo Diocesano
Sante Messe ore 9.00 - 10.30 - 12.00
NEL POMERIGGIO AL SANTUARIO NON CI SARANNO LE SANTE MESSE
Alle ore 17.00, dalla Parrocchia di San Biagio inizierà il pellegrinaggio verso la Cattedrale di San Lorenzo, dove Mons. Parmeggiani presiederà la solenne apertura del Giubileo diocesano e la Messa nella festa della Santa Famiglia.
30 Dicembre 2024.
Ore 10.00 Santa Messa solenne e accensione della lampada che arderà per tutto l'anno Giubilare. Al Santuario e nella Cappellina Santi Francesco e Giacinta Marto si potrà ottenere l'indulgenza plenaria giubilare
31 Dicembre 2024.
Ore 17,30 Santa Messa di fine anno con il Canto del Te Deum
Pomeriggio di preghiera per i malati nel corpo e nello Spirito
il Signore indica qual è l’atteggiamento che deve avere ogni suo discepolo verso gli altri, particolarmente se bisognosi di cura. Si tratta quindi di attingere dall’amore infinito di Dio, attraverso un’intensa relazione con Lui nella preghiera, la forza di vivere quotidianamente un’attenzione concreta, come il Buon Samaritano, nei confronti di chi è ferito nel corpo e nello spirito, di chi chiede aiuto, anche se sconosciuto e privo di risorse. «Non è lo scansare la sofferenza, la fuga davanti al dolore, che guarisce l’uomo, ma la capacità di accettare la tribolazione e in essa di maturare, di trovare senso mediante l’unione con Cristo, che ha sofferto con infinito amore» (Enc. Spe salvi, 37). Benedetto XVI
Ore 15,30 Adorazione Eucaristica guidata da P.Vincenzo Voccia omv
A seguire Benedizione Eucaristica in stile Lourdiano
16,30 Santa Messa
Tutta bella sei o Vergine Maria
L'8 dicembre si celebra l'Immacolata Concezione, una delle festività più importanti della Chiesa Cattolica, che onora la purezza e la santità della Vergine Maria. Questo dogma, proclamato ufficialmente da Papa Pio IX nel 1854 con la bolla Ineffabilis Deus , afferma che Maria, madre di Gesù, è stata concepita senza peccato originale, un privilegio unico nella storia dell'umanità.
Il concetto di Maria senza peccato non è nuovo nella tradizione cristiana. Già nei primi secoli, molti Padri della Chiesa e teologi avevano riconosciuto la purezza speciale di Maria. Tuttavia, fu solo nel XIX secolo che la Chiesa cattolica definì ufficialmente questo insegnamento come dogma di fede, ponendo fine a secoli di dibattiti teologici.L'Immacolata Concezione è radicato nella Bibbia e nella tradizione cristiana. Sebbene il termine “Immacolata Concezione” non appaia direttamente nei testi sacri, molti teologi e santi hanno interpretato il saluto dell'angelo Gabriele a Maria, “piena di grazia” (Luca 1:28), come un riferimento alla sua purezza senza macchia. Inoltre, nel corso dei secoli, questa verità è stata meditata e celebrata nella spiritualità cristiana, trovando espressione nell'arte, nella liturgia e nella devozione popolare.L'Immacolata Concezione rappresenta un messaggio di speranza per i cristiani. La figura di Maria, pura e senza peccato, dimostra che la grazia di Dio può trasformare la vita dell'uomo, elevandolo a una dimensione di santità e comunione con il Creatore. Per i credenti, Maria diventa un modello da seguire, un esempio di fedeltà e di amore verso Dio.
Nella tradizione italiana, la festa dell'Immacolata Concezione ha un significato culturale e religioso profondo. In molte città si organizzano processioni, messe solenni e momenti di preghiera. Inoltre, per molti, l'8 dicembre segna l'inizio ufficiale del periodo natalizio, con la preparazione del presepe e l'allestimento dell'albero di Natale.
L'Immacolata Concezione non è solo un evento teologico, ma anche un invito a riflettere sulla misericordia e sulla grazia di Dio. Attraverso Maria, i cristiani riscoprono la bellezza della fede e la possibilità di vivere una vita rinnovata, orientata verso il bene e l'amore. Celebrare questa festa significa riconoscere il dono straordinario che Dio ha fatto all'umanità attraverso Maria, una figura che continua a ispirare milioni di persone nel mondo. Il dogma è un richiamo alla purezza e alla santità a cui tutti siamo chiamati. È un invito a riconoscere e accogliere la grazia di Dio nelle nostre vite, seguendo l'esempio di Maria, la Madre Immacolata.
In questo tempo di Avvento, Maria Immacolata ci insegni ad ascoltare la voce di Dio che parla nel silenzio; ad accogliere la sua Grazia, che ci libera dal peccato e da ogni egoismo; per gustare così la vera gioia. Maria, piena di grazia, prega per noi! (Benedetto XVI)
Vergine Santa e Immacolata,
a Te, che sei l’onore del nostro popolo
e la custode premurosa della nostra città,
ci rivolgiamo con confidenza e amore.Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Il peccato non è in Te.
Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità:
nella nostra parola rifulga lo splendore della verità,
nelle nostre opere risuoni il canto della carità,
nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità,
nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
La Parola di Dio in Te si è fatta carne.
Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore:
il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti,
la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti,
la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano,
ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
In Te è la gioia piena della vita beata con Dio.
Fa’ che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno:
la luce gentile della fede illumini i nostri giorni,
la forza consolante della speranza orienti i nostri passi,
il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore,
gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio, dove è la vera gioia.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Ascolta la nostra preghiera,
esaudisci la nostra supplica:
sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio in Gesù,
sia questa divina bellezza a salvare noi,
la nostra città,
il mondo intero.
Amen. (Papa Francesco)
Padre Giovanni Bonini Oblato di Maria Vergine
Padre Giovanni Bonini, sacerdote oblato, è stato un luminoso esempio di dedizione e amore verso Dio e il prossimo. Instancabile confessore, sapeva accogliere con pazienza e misericordia le anime in cerca di conforto, guidandole verso la riconciliazione con il Signore. La sua porta era sempre aperta a chiunque avesse bisogno: malati, bisognosi, afflitti o semplicemente persone in cerca di una parola di speranza.
Profondamente devoto alla Vergine Maria, Padre Giovanni ha trasmesso il suo amore per la Madre Celeste a generazioni di giovani, guidandoli, esortandoli a proseseguire e perfezionare il cammino nella vita religiosa. Come fedele figlio spirituale di Padre Pio Bruno Lanteri, ha incarnato con umiltà e zelo gli insegnamenti della Congregazione degli Oblati, vivendo una vita di preghiera, servizio e sacrificio.
Il suo esempio resta una testimonianza viva di fede operosa, un ricordo prezioso di un servitore fedele e amorevole che ha lasciato un'impronta indelebile nei cuori di chi lo ha incontrato.
Prega per noi e intercedi per ogni Oblato, affinché possiamo compiere il disegno che Dio ha su di noi e sulla nostra amata Congregazione.
Prima Domenica di Avvento: Tempo di Attesa e di Speranza
La Prima Domenica di Avvento segna l'inizio di un nuovo anno liturgico nella tradizione cristiana e apre un periodo di quattro settimane di preparazione spirituale al Natale. Questo tempo è caratterizzato da due elementi fondamentali: l'attesa e la speranza.
L'Avvento è un momento di attesa attiva, non passiva. Non si tratta di aspettare semplicemente che arrivare il Natale, ma di prepararci interiormente per accogliere la venuta di Gesù. La parola stessa "Avvento" deriva dal latino adventus , che significa "venuta". Non è solo il ricordo della nascita di Cristo a Betlemme, ma anche l'attesa della sua seconda venuta, alla fine dei tempi.
La speranza è il cuore dell'Avvento. In un mondo spesso segnato da incertezze, conflitti e difficoltà, l'Avvento ci invita a guardare oltre le ombre del presente per scorgere la luce che Dio ci promette. È un richiamo a credere che, anche nei momenti più bui, l'amore e la pace possono prevalere. Le letture della liturgia di questa domenica ci esortano a vegliare ea essere pronti, perché il Signore verrà come una luce per il mondo.
Durante la Prima Domenica di Avvento, si accende la prima candela della corona d'Avvento, simbolo di luce e speranza. Ogni candela accesa nelle settimane successive rappresenta un passo avanti nel cammino verso la nascita del Salvatore, rafforzando la nostra fiducia nelle promesse di Dio.
L'Avvento è un tempo di riflessione e conversione. Ci invita a fare silenzio dentro di noi, a rallentare il ritmo frenetico della vita quotidiana ea riscoprire ciò che è veramente importante. È un'occasione per rinnovare il nostro cuore, per riconciliarci con Dio e con gli altri e per vivere con maggiore attenzione e amore verso il prossimo.
In questo tempo di attesa e speranza, siamo chiamati a diventare portatori di luce e pace, imitando Maria, che ha accolto con fede e umiltà il mistero dell'Incarnazione. Prepararci al Natale significa aprire il cuore a Cristo, permettendogli di nascere ogni giorno nella nostra vita.
Il cammino di Avvento ci ricorda che l'attesa non è vuota, ma è piena di significato. È il momento di prepararci con gioia e fiducia, perché la speranza non delude: Dio è fedele e verrà a portare luce e salvezza al mondo.
Catechesi per l'Avvento - In cosa possiamo sperare?
29 Novembre “La speranza è una virtù” 6 Dicembre “Sperare nell’Apocalisse 13 Dicembre “Sperare nella donna” 20 Dicembre “Rinascere”Ogni Venerdi le catechesi saranno guidate da Don Fabio Bartoli
Ore 17,30 Santa Messa Ore 18,00 Vespri Durante i Vespri la Catechesi A seguire Adorazione Eucaristica fino alle 19,30
Avvento.. Tempo di Attesa, Tempo di Speranza!
Carissimi fratelli e sorelle,
ci stiamo preparando con l’Avvento celebrare nella fede il mistero l’incarnazione, di Colui che ha creato il mondo con potenza e si è fatto bambino, creatura bisognosa, perché lo accogliamo nella nostra vita. In quell’abbassamento di Dio possiamo gustare il suo amore per ciascuno di noi. Egli, obbediente alla volontà del Padre e ripieno delle fiamme d’amore divino, entra nel mondo per salvarci con il dono di sé. Dono già prefigurato nella culla, nella quale mangiano gli animali; culla nella quale, invece, il bambino Gesù si dona a noi come alimento che sazia l’anima, prefigurazione del sacrificio della croce e dell’Eucaristia. Sostiamo davanti a Lui per assaporare il suo amore e saziarci di esso. Egli ci conosce per nome e desidera donarsi a ciascuno di noi. Sentiamo rivolte a noi le parole della Scrittura: «Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo» (Is 43,4); «Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele» (Ger 31,3).
Nel tu a tu con Lui, nell’incontro “cuore a cuore” con Gesù, l’esperienza del suo amore non può che suscitare in noi la risposta generosa e coraggiosa del nostro amore, divenendo canali di amore per i fratelli. Allora tutto cambia. Diventiamo capaci di relazionarci in modo sano e felice, di costruire in questo mondo il Regno d’amore e di giustizia. Col nostro amore, attinto da Cristo, anche il mondo può cambiare. Cominciamo per primi a cambiarlo vincendo il male con il bene, l’offesa con il perdono, l’ingiustizia con la giustizia dell’amore. È in quel Cuore di Cristo, che si è incarnato per noi e si offrirà sulla croce, facendo sgorgare dal suo costato trafitto sangue ed acqua, che riconosciamo noi stessi e impariamo ad amare con il suo stesso amore. Non abbiamo paura ad offrirci al suo amore! Di rimuovere gli ostacoli che poniamo all’amore di Cristo ed essere trasformati in canali del suo amore!
Padre Michele Babuin Rettore del Santuario N.S. di Fatima