Segreteria del Santuario
Pomeriggio di preghiera con i nostri fratelli ammalati
Ogni terza domenica del mese del mese al Santuario N.S. di Fatima , si prega per i malati, per invocare per i nostri cari e per tutti coloro che sono nella sofferenza per la malattia la misericordia del Signore sopratutto in questo tempo di pandemia. Il Vangelo ci insegna l’attenzione di Gesù per i malati: la maggior parte dei miracoli riguardano la guarigione dei malati. Quanti malati anche oggi aspettano di essere presentati al Signore!
Si inizia alle 16,30 con l'Adorazione Eucaristica segue la benedizione Eucaristica in stile Lourdiano e la Santa Messa. Presiede P.Vincenzo Voccia omv e animano la liturgia le suore omvf.
-Ore 16,30 Adorazione Eucaristica
-Benedizione Eucaristica ai malati in stile Lourdiana
-Ore 17,30 Santa Messa
"Il mistero della redenzione del mondo è in modo sorprendente radicato nella sofferenza, e questa, a sua volta, trova in esso il suo supremo e più sicuro punto di riferimento". ( Salvici Doloris)
13 Giugno ricordo seconda apparizione a Fatima
- Ore 21,00 recita del rosario meditato segue Santa Messa
13 Giugno 1917 - La seconda delle sei apparizioni della Madonna alla Cova da Iria
Il 13 giugno 1917, verso le 11, Lucia, Francesco e Giacinta come voluto dalla Madonna, si trovano alla Cova da Iria. La voce si è sparsa e con loro adesso ci sono circa cinquanta persone. Recitano tutti assieme, il S. Rosario.
Dopo aver recitato il rosario con Giacinta e Francesco, e con le altre persone che erano presenti, scrive Lucia, vidi nuovamente il riflesso della luce che si avvicinava (e che noi chiamavamo lampo) e, poi, la Madonna sul leccio, esattamente come nel mese di maggio.
- Che cosa volete da me? Le chiesi.
- Voglio che veniate qui il 13 del mese prossimo, che recitiate il rosario tutti i giorni e che impariate a leggere. Dirò in seguito cosa voglio.
- Chiesi la guarigione di un malato.
- Se si convertirà (rispose la Madonna) guarirà nel corso dell’anno - I Cuori di Gesù e di Maria hanno su di voi dei progetti di misericordia.
- Vorrei chiedervi di condurci in cielo.
- Sì, Giacinta e Francesco ve li condurrò molto presto, ma tu, ma tu resterai qui ancora per qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi praticherà questa devozione io prometto la salvezza, queste anime saranno predilette da Dio, come fiori posti da Me per ornare il suo trono.
- Resterò qui tutta sola? domandai con tristezza.
- No, figlia mia! Questo ti fa soffrire molto? Non scoraggiarti! Non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà fino a Dio.
Nel momento in cui pronunciava queste ultime parole disgiunse le mani e ci comunicò, per la seconda volta, il riflesso di questa luce immensa.
In essa noi ci vedemmo come immersi in Dio. Giacinta e Francesco sembravano trovarsi in quella parte di luce che saliva verso il cielo ed io in quella che si diffondeva sulla terra.
Dinanzi al palmo della mano destra della Madonna cera un cuore circondato di spine che sembravano conficcarsi in esso. Abbiamo capito che si trattava del Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dai peccati della umanità, che chiedeva riparazione.
Formazione Mariana - Atto di Affidamento a Maria
Proseguono gli incontri in preparazione all' Atto di Affidamento a Maria ss. . Tema dell' incontro "Le parole di Maria ss. nel Vangelo".
Domenica 13 Giugno 0re 17,00 Sala Cuore Immacolato - Santuario San Vittorino
..Giovanni Paolo II al termine dell' enciclica Ecclesia de Eucharistia (17 aprile 2003)[1] ci convoca Alla scuola di Maria donna «eucaristica» (EE 53-58). Egli è convinto che solo guardando a Maria e seguendo le sue orme potremo celebrare e vivere il mistero eucaristico, «il tesoro della Chiesa, il cuore del mondo, il pegno del traguardo a cui ciascun uomo, anche inconsapevolmente, anela» (EE 59).
Ritiro per tutti - "L'itinerario della Chiesa è sempre ornato dai fiori rossi del martirio"
Gesù disse loro: ''Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po''.
Il Ritiro, come dice il nome è aperto a chiunque desideri partecipare ed ha inizio, sia on line che in presenza, con Padre Silvano;
dalle ore 09.00 alle ore 10.00 il relatore (che normalmente è Padre Silvano) tiene una catechesi su temi di spiritualità applicati alla vita quotidiana;dalle ore 10.00 alle ore 10.30 è prevista un tempo di Adorazione;dalle ore 10.30 o in Santuario o nelle rispettive parrocchie, i fedeli potranno partecipare alla Celebrazione Eucaristica; .alle ore 12.00 si riprende il collegamento ed il relatore ascolterà e darà risposta ai quesiti dei partecipanti sia presenti fisicamente che on line.
Per iscriversi: inviare una e-mail alla casella di posta elettronica del ritiro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure tramite WhatsApp, comunicarlo nella chat del gruppo ritiropertutti oppure telefonare al numero 06-2266016 negli orari LUN. – DOM. 09.30 – 12.00 e 16.30-18.30.
Per il collegamento on line si usa il software Skype e l’invito viene inviato, qualche minuto prima dell’orario di inizio, o tramite posta elettronica o WhatsApp.
Il canale del Ritiro per Tutti, dove vengono pubblicati i filmati con le registrazioni degli incontri, è https://www.youtube.com/watch?v=Krv5OKbzjqw.
"Una storia di fraternità, ricostruita dal perdono e dalla riconciliazione".
-Ore 16,00 - Sala del Rosario - diretta streaming canale youtube P.Michele Babuin
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Sabato 3 Luglio ore 19,00 - Rosario meditato dal gruppo giovani del Santuario
Domenica 4 Luglio ore 16,45 - Rosario meditato con i pensieri del santo.
Ore 17,30 Santa Messa
"Stella del mattino è la Vergine Maria che dissolse la tenebrosa caligine e, a coloro che stavano nelle tenebre, nel mattino della grazia annunciò il sole di giustizia". Sant' Antonio da Padova
Una mano amica
C'è il denaro, la bellezza..
Ma nel mondo la verità più antica dice che la più autentica
ricchezza è sempre quella di una mano amica. Antonio Cianci - Casa Circondariale di Opera Mi -
Ritiro per tutti- Pasqua del Signore
"Un invito a vivere le sue virtù, nonostante le debolezze dell' animo umano e sotto la guida dello Spirito Santo".
Ore 9,00 - Conferenza
- In presenza: Sala Cuore Immacolato
- Via Skype
Segue Adorazione Eucaristica
Ore 10,30 - Santa Messa nel Santuario
Ore 12,00 Condivisione
-Online in collegamento SKype: Iscriversi inviando un mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
-Segreteria: 06.2266016 - 9,30 - 12,15 - 16,30 - 18,30
13 MAGGIO 1917 PRIMA APPARIZIONE A FATIMA
Dalle memorie di Sr Lucia
13 maggio 1917
Mentre con Giacinta e Francesco giocavamo sul pendio della Cova d’lria, facendo un muricciolo attorno a una macchia, vedemmo improvvisamente una specie di lampo.
"É meglio che andiamo a casa – dissi ai miei cugini – stalampeggiando, probabilmente viene un temporale".
"Andiamo pure".
Cominciammo a scendere il pendio, spingendo le pecore verso la strada. Arrivati più o meno a mezza costa, quasi presso un grande leccio che era in quel luogo, vedemmo un altro lampo e fatti alcuni passi, vedemmo sopra un leccio una Signora vestita tutta di bianco, più luminosa del sole, diffondendo una luce più chiara e intensa d’un bicchiere di cristallo pieno d’acqua cristallina attraversato dai raggi del sole più ardente. Ci fermammo, sorpresi per l’apparizione. Eravamo così vicini che restavamo immersi nella luce che La circondava, o che Lei diffondeva. Forse a un metro e mezzo di distanza, più o meno. Allora, la Madonna ci disse:
- Non abbiate paura. Non vi faccio del male.
- Di dove è Lei? – le domandai.
- Sono del Cielo.
- E cosa vuole da me?
- Son venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi,il giorno 13, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi sono e cosa voglio.
Quindi, tornerò qui di nuovo una settima volta
- E anch’io andrò in Cielo?
- Sì, ci andrai.
- E Giacinta?
- Anche lei.
- E Francesco?
- Anche, ma deve recitare molti rosari.
Mi ricordai allora di chiederLe di due ragazze che erano morte da poco tempo. Erano mie amiche, e venivano a casa mia per imparare a tessere con la mia sorella maggiore.
- Maria das Neves è già in Cielo?
- Sì, è là.
Mi pare che doveva avere sui 16 anni.
- E Amelia?
- Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo
Mi pare che avesse tra i 18 e i 20 anni.
- Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze cheEgli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?
- Sì, vogliamo.
- Allora, dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vo-stro conforto.
Fu mentre pronunciava queste ultime parole (la grazia di Dio...) che aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce così intensa, una specie di riflesso che da esse usciva e ci penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, che era quella luce, più chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi. Allora, per un impulso intimo pure comunicatoci, cademmo in ginocchio, e ripetevamo col cuore:
- Santissima Trinità, io Vi adoro. Mio Dio, mio Dio, io Vi amo nelSantissimo Sacramento.
Passati i primi momenti, la Madonna aggiunse:
- Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra.
Poi cominciò ad elevarsi serenamente, salendo in direzione dell’oriente, fino a sparire nell’immensità della distanza. La luce che La circondava andava quasi aprendo un cammino nel folto degli astri, motivo per cui qualche volta dicemmo di aver visto il Cielo aprirsi.
Mi pare di aver già esposto, nello scritto su Giacinta o in qualche lettera, che la nostra non fu propriamente paura della Madonna, ma piuttosto del temporale che credevamo in arrivo; e da quello, dal temporale, volevamo fuggire. Le apparizioni della Madonna non incutono paura o timore, ma sorpresa, sì. Quando mi chiedevano se avevo provato paura e dicevo di sì, mi riferivo alla paura dei lampi e del temporale, che credevo vicino; ed era da questo che volevamo fuggire, poiché eravamo abituati a vedere lampi soltanto quando tuonava.
I lampi veramente non erano veri lampi, ma piuttosto il riflesso d’una luce che si avvicinava. Era vedendo questa luce, che noi dicevamo alle volte di veder venire la Madonna ma propriamente, la Madonna La distinguevamo in quella luce, soltanto quando stava già sul leccio. Il fatto di non saperci spiegare e di voler evitar domande, fece sì che alcune volte dicessimo di vederLa venire; altre volte, no. Quando dicevamo di sì, che La vedevamo venire, ci riferivamo al fatto di veder avvicinarsi quella luce, che poi era Lei. E quando dicevamo che non La vedevamo venire, volevamo dire che la Madonna La vedevamo solo quando stava già sul leccio.
Il Cielo
È da ore che ti sto guardando,
che ti fisso, ma non piango
perché so che mi stai ascoltando.
Dimmi, tu che sai ascoltare,
che riscaldi la notte con le stelle
e rendi allegro il giorno con il sole.
Tu che vieni tagliato dalle ali dell'uccello.
Come puoi tu, ormai reso impuro dagli uomini, non lamentarti mai di niente?
Ma io ho capito il tuo pensiero :
lasciare che gli altri scoprano in te
tutto quello che di bello c'è. Antonio Cianci - Casa Circondariale di OPERA MI