Segreteria del Santuario
“In questi giorni notizie e immagini di morte continuano a entrare nelle nostre case, mentre le bombe distruggono le case di tanti nostri fratelli e sorelle ucraini inermi”, ha dichiarato Papa Francesco durante la liturgia penitenziale in Vaticano, Marzo del 2022. Ad un anno di distanza le immagini sono sempre quelle, distruzione, lacrime, bombe, una spirale di odio che sembra non finire mai. Forse davvero siamo stati cosi superficiali ed ingenui nel pensare che fatto l'Atto di Affidamento tutto sarebbe cambiato, cosi per magia? Ma allora, cosa comporta Affidarsi a Maria, o meglio Consacrarsi al Cuore Immacolato? Perchè Nostra Signora a quei piccoli veggenti chiese proprio questo: che il mondo venga consacrato: "al mioCuore Immacolato. Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato". Fatima 1917
Consacrarsi o affidarsi, significa rimettere tutta la propria vita nelle mani della Madonna offrendo tutto quello che facciamo a Dio, facendolo passare attraverso il Suo Cuore Immacolato. Tornare a Dio, cambiando la rotta della nostra vita per orientarla verso di Esso, questo farà sì che il Cuore Immacolato di Maria finalmente trionfi e nel mondo finalmente regni la pace!
“Ritorniamo a Dio, ritorniamo al suo perdono”, l’esortazione del Papa, che ha ricordato “come Dio interviene nella storia: donando il suo stesso Spirito”.
Ricordare qui al Santuario quell'Atto di Affidamento così denso di spiritualità è accogliere e ricordare a tutti noi che la Vergine Madre è sempre qui vicino, pronta ad accoglierci e a far si che il Suo Cuore Immacolato sia la via sicura che ci condurrà a DIo!
"..O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, noi, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te. Tu sei Madre, ci ami e ci conosci: niente ti è nascosto di quanto abbiamo a cuore. Madre di misericordia, tante volte abbiamo sperimentato la tua provvidente tenerezza, la tua presenza che riporta la pace, perché tu sempre ci guidi a Gesù, Principe della pace..." Papa Francesco Affidamento al Cuore Immacolato di Maria
"Se vuoi avere la vita, quella vera ed eterna, guarda la tua lingua dal male e le tue labbra dalla menzogna. Allontanati dall'iniquità, opera il bene, cerca la pace e seguila".
Ore 16,00 Catechesi Mariana sul significato dell'Atto di Affidamento
Ore 16,30 Preghiera mariana
Ore 17,30 Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da padre Louis Constantino Rettor Maggiore deli oblati di Maria Vergine
I santi testimoni e compagni di speranza
Primo Venerdi del mese
Primo Venerdì preghiamo per le vocazioni.
Preghiera di P. Annibale Di Francia
O Signore Gesù, che ci hai comandato di pregare il padrone della messe perché mandi operai alla sua messe, suscita molte e sante vocazioni per la salvezza delle anime.
Come un giorno hai chiamato Matteo, Pietro, Giacomo, Giovanni, fa ascoltare la tua voce a tanti giovani disposti ad accogliere la tua grazia.
Concedi a coloro che chiami alla tua sequela fedeltà nella loro vocazione, santità di vita, costanza nella preghiera, zelo per la tua gloria e per l’avvento del tuo Regno.
Manda operai santi alla tua Chiesa. Te lo chiediamo per amore di Maria santissima Madre tua e Madre della Chiesa. Amen
Ore 10,00 Santa Messa segue Adorazione Eucaristica e recita del rosario, animato dal gruppo monfortano.
Primo sabato del mese
Sabato 4 Marzo ore 18,30 recita del rosario animato dal gruppo giovani adulti del Santuario.
Domenica 5 ore 15,15 Adorazione Eucaristica - segue Processione mariana - La reliquia del santo sarà esposta sull'altare accanto alle statua di Nostra Signora di Fatima
Ore 16,30 santa Messa
Si chiamava Francesco Possenti ed era nato ad Assisi nel 1838; all'età di 4 anni rimase orfano di madre, ma crebbe ugualmente da innamorato della vita e coltivando la fede cristiana. Il padre era un funzionario dello Stato Pontificio e progettava una vita agiata per il futuro del figlio, ma lui a 18 anni, nel 1856, scelse di diventare religioso tra i Passionisti, entrando nel noviziato di Morrovalle (Macerata). Nel 1855 era rimasto segnato dalla morte della sorella ma il lutto lo aveva spinto a cercare la gioia nella devozione per la Madre di Dio, che coltivava da sempre. Iniziò il suo cammino verso la consacrazione a Loreto e poi continuò, dal 1859, a Isola del Gran Sasso. Tre anni, dopo, però, morì a causa della tubercolosi ed è lì venerato, nel santuario che porta il suo nome, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili. È santo dal 1920, compatrono dell'Azione cattolica e patrono dell'Abruzzo.
Preghiera per la pace
Accogliendo l'invito dei Vescovi Domani 24 Febbraio al Santuario le Messe, il rosario, la Via Crucis saranno offerte per chiedere a Dio attraverso l'intercessione di N.S. di Fatima il dono della pace!
Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!
Ai piedi della Croce - Quaresima 2023
Carissimi,
la Quaresima è il tempo propizio per ritrovare la giusta rotta della vita, perché nel suo percorso, come in ogni cammino ciò che realmente conta è non perdere mai di vista la meta. Ogni tappa della vita è un tempo per amare, credere e sperare. E’ un tempo adeguato di rinnovamento personale e comunitario che ci conduce alla Pasqua di Gesù Cristo morto e risorto.
Anche quest’anno dunque è arrivato il Mercoledì delle Ceneri. Durante la celebrazione liturgica ci avvicineremo al sacerdote e ci inchineremo per ricevere l’imposizione delle ceneri. Ma chiediamoci: che senso ha questo rito, questo gesto, che ogni anno immancabilmente si ripete? Che cosa rappresenta per ognuno di noi? Un rito magico? Un quietarsi la coscienza? O un semplice ma terribile gesto abitudinario? Non si tratta certo di mero ritualismo, ma un qualcosa di assai più profondo, che tocca il nostro cuore.
Riflettiamo pertanto sull’invito di Gesù: «Convertitevi e credete nel Vangelo», o sul monito ispirato nel libro della Genesi: «Ricordati che sei polvere e polvere ritornerai». Parole forti che ci fanno riflettere su quanto sia fragile e precaria la nostra vita, pensiamo alla pandemia Covid, come improvvisamente ha cambiato le nostre abitudini, le nostre relazioni. Un piccolo virus che ha messo in ginocchio il mondo intero.
Questo cammino quaresimale, che ci apprestiamo a percorrere, possa essere per noi davvero tempo di vera e sincera conversione, per scoprire con stupore e riconoscenza la tenerezza di Dio che ci cerca.
San Josemaría osservava: «La liturgia della Quaresima assume a volte toni drammatici, conseguenza della meditazione su ciò che significa per l’uomo allontanarsi da Dio. Ma non è questa l’ultima parola. L’ultima parola la dice Dio, ed è la parola del suo amore salvifico e misericordioso e, pertanto, la parola che dichiara la nostra filiazione divina». Le nostre pratiche religiose non devono essere pratiche puramente moralistiche, ma devono indicare un qualcosa di più profondo, di più vero, favorendo l’apertura a una dimensione che ci avvicina sempre più all’eterno. La pratica cristiana la si comprende dentro questa relazione, non “Io” ma “Noi”. Essa è sempre un incontro con un qualcuno che ci apre alla relazione.
Perché digiuno? Per far vedere quanto sono bravo/a e osservante?
Il digiuno non è fine a se stesso, ma mi deve rendere solidale con chi veramente vive nella povertà e i morsi della fame non li sente solo una volta all’anno. Togliere, sì, ma per mettere il positivo. C’è un mondo sommerso nascosto agli occhi dei più che grida, che aspetta una mano tesa per migliorare la propria esistenza. La rinuncia è buona se ci aiuta a fare delle scelte migliori!
Digiuno, penitenza, elemosina siano quelle porte che ci fanno andare verso l’altro perché solo così saremo pronti per andare incontro al Risorto rinnovati e splendenti.
Trasfigurazione, personale ed ecclesiale. Nel suo messaggio quaresimale di quest’anno, papa Francesco ci esorta a essere artigiani di sinodalità nella quotidianità, staccarsi da mediocrità e vanità: Un invito a mettersi in cammino alla sequela di Gesù, per approfondire e accogliere il suo mistero di salvezza, dove mette in luce la relazione tra il cammino quaresimale e quello sinodale. Come Chiesa noi siamo impegnati a realizzare, radicati nella tradizione e aperti verso la novità: "Non rifugiarsi in una religiosità fatta di eventi straordinari per paura di affrontare le fatiche della realtà". La Quaresima è orientata alla Pasqua: il “ritiro” non è fine a se stesso, ma ci prepara a vivere con fede, speranza e amore la passione e la croce, per giungere alla risurrezione. Anche il percorso sinodale non deve illuderci di essere arrivati, quando Dio ci dona la grazia di alcune esperienze forti di comunione. Anche lì il Signore, ci ripete: «Alzatevi e non temete». Scendiamo nella pianura, e la grazia sperimentata ci sostenga nell’essere artigiani di sinodalità nella vita ordinaria delle nostre comunità. (Messaggio Quaresimale 2023).
Quaresima è la sveglia per l’anima, in un tempo che corre, corre, noi ci dobbiamo fermare perché è con la Quaresima che arriviamo all’essenziale. (Papa Francesco)
Buon Cammino verso l’Alba della Pasqua a tutti!
Padre Silvano Porta rettore del Santuario
Catechesi Biblica - L'ingresso nella terra promessa e la conquista del paese - 2 parte
Il terzo sabato del mese, sia in presenza che in diretta streaming, leggiamo e commentiamo i testi dell'Antico Testamento, dalla Genesi in poi, per cogliere il messaggio spirituale che ci offrono per la nostra vita di fede.
L’inizio è previsto per le ore 16.00 e la durata è di circa un’ora.
In presenza l’incontro si tiene nella sala del Rosario (salire la rampa di scale, al primo piano); invece per chi volesse seguire tramite YouTube, basta cliccare sul seguente link:
https://www.youtube.com/channel/UCzGZlWm8IITlevGMDX6-44w
Via Crucis 2023
La Via Crucis (dal latino, Via della Croce – anche detta Via Dolorosa) è un rito cristiano, della Chiesa cattolica con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota.
L’itinerario spirituale della Via Crucis è stato in tempi recenti completato con l’introduzione della Via Lucis — che celebra i misteri gloriosi, ovvero i fatti della vita di Cristo tra la sua risurrezione e la Pentecoste.Originariamente la vera Via Crucis comportava la necessità di recarsi materialmente in visita presso i luoghi dove Gesù aveva sofferto ed era stato messo a morte. Dal momento che un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese rappresentò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ciascun credente. Le rappresentazioni dei vari episodi dolorosi accaduti lungo il percorso contribuivano a coinvolgere gli spettatori con una forte carica emotiva.
Uno dei maggiori ideatori e propagatori della Via Crucis fu San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore francescano che ne creò personalmente alcune centinaia. Al fine di limitare la diffusione incontrollata di tale pratica devozionale, Benedetto XIV ricorse poco dopo ai ripari stabilendo, nel 1741, che non vi potesse essere più di una Via Crucis per parrocchia.
La collocazione delle stazioni all’interno della chiesa doveva rispondere a norme di simmetria ed equidistanza: il corretto espletamento delle pratiche devozionali consentiva di acquisire le stesse indulgenze concesse visitando tutti i Luoghi Santi di Gerusalemme.
Oggi tutte le Chiese dispongono di una “via dolorosa”, o almeno di una sequenza murale interna. Il numero e nomi delle stazioni cambiarono radicalmente in diverse occasioni nella storia della devozione, sebbene l’elenco corrente di quattordici stazioni ora sia quasi universalmente accettato. L’ordine lungo le pareti non segue una regola precisa, può infatti essere indifferentemente orario o antiorario. Secondo un documento della diocesi di Nanterre “l’ordine più diffuso è quello antiorario, ma non c’è una regola generale”.
Signore Gesù, Tu che sei il Crocifisso Risorto, fa’ che non ci lasciamo rubare la speranza di una nuova umanità, dei cieli nuovi e della terra nuova dove asciugherai ogni lacrima dai nostri occhi e non vi sarà più lamento, né affanno, perché le cose vecchie sono passate e saremo una grande famiglia nella tua casa di amore e di pace.
Ogni Venerdi ore 16.30 - Tempo permettendo la Via Crucis si svolgerà all'aperto.
Ore 17,30 Santa Messa
Mercoledì delle Ceneri
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2023
- Sante Messe ore 8.30 - 10.00 - 17.30 - recita del rosario ore 17.00