Segreteria del Santuario
10 Febbraio
40° Anniversario della Fondazione dell'Istituto delle Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima.
L'Istituto Religioso delle Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima', sorto nel 1978 in Italia in San Vittorino, Diocesi di Tivoli (Roma), presso il Santuario Nostra Signora di Fatima, affonda le sue radici nella spiritualità dei Padri Oblati di Maria Vergine, fondati nel 1800 a Pinerolo (To) dal Venerabile Padre Pio Bruno Lanteri.
Offerte al Padre, come Maria, per la vita dei Fratelli
La famiglia religiosa, approvata nel 2001 come Istituto di Diritto Pontificio, comprende circa un centinaio di membri che operano in Italia e all'estero.
Santa Messa - Cappella dei Santi Francesco e Giacinta Marto
Nel Primo Anniversario del ritorno alla Casa del Padre di
Fratel John Edward Reese OMV
Lunedì 29 Gennaio ore 17,30
Gocce di santità Oblata
Padre Raffaele Melis
Raffaele Melis Nacque a Genoni, piccolo paese agricolo di Nuoro, il 25 marzo 1886, da Giovanni Melis e Rita Piseddu, unico superstite di otto figli, morti in tenera età.
Venne battezzato lo stesso giorno della nascita coi nomi di Raffaele Vincenzo Giuseppe, nella parrocchia del paese, retta di Padri Oblati di Maria Vergine.
Catechesi mariane san Giovanni Paolo II
Il culto della Beata Vergine
Mercoledì 15 ottobre 1997
[563] «Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna...» (Gal 4,4).
1. Il culto mariano si fonda sulla mirabile decisione divina di legare per sempre, come ricorda l'apostolo Paolo, l'identità umana del Figlio di Dio ad una donna, Maria di Nazaret.
Il mistero della maternità divina e della cooperazione di Maria all'opera redentrice suscita nei credenti di ogni tempo un atteggiamento di lode sia verso il Salvatore sia verso Colei che lo ha generato nel tempo, cooperando così alla redenzione.
Un ulteriore motivo di riconoscente amore per la Beata Vergine è offerto dalla sua maternità universale. Scegliendola come Madre dell'intera umanità, il Padre celeste ha voluto rivelare la dimensione per così dire materna della sua divina tenerezza e della sua sollecitudine per gli uomini di tutte le epoche.
Sul Calvario, Gesù con le parole: «Ecco il tuo figlio», «Ecco la tua madre» (Gv 19,26-27), donava già anticipatamente Maria a tutti coloro che avrebbero ricevuto la buona novella della salvezza e poneva così le premesse del loro filiale affetto per Lei. Seguendo Giovanni, i cristiani avrebbero prolungato con il culto l'amore di Cristo per sua madre, accogliendola nella propria vita.
2. I testi evangelici attestano la presenza del culto mariano sin dai primordi della Chiesa.
[564] I primi due capitoli del Vangelo di san Luca sembrano raccogliere l'attenzione particolare per la Madre di Gesù dei giudeo-cristiani che manifestavano il loro apprezzamento per Lei e ne custodivano gelosamente le memorie.
Nei racconti dell'infanzia, inoltre, possiamo cogliere le espressioni iniziali e le motivazioni del culto mariano, sintetizzate nelle esclamazioni di Elisabetta: «Benedetta tu fra le donne... Beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore!» (Lc 1,42.45).
Tracce di una venerazione già diffusa nella prima comunità cristiana sono presenti nel cantico del Magnificat: «Tutte le generazioni mi chiameranno beata» (Lc 1,48).
Ponendo sulla bocca di Maria tale espressione, i cristiani le riconoscevano una grandezza unica, che sarebbe stata proclamata sino alla fine del mondo.
Inoltre, le testimonianze evangeliche (cf. Lc 1,34-35; Mt 1,23 e Gv 1,13), le prime formule di fede e un passo di sant'Ignazio d'Antiochia1 attestano la particolare ammirazione delle prime comunità per la verginità di Maria, strettamente legata al mistero dell'Incarnazione.
Il Vangelo di Giovanni, segnalando la presenza di Maria all'inizio e alla fine della vita pubblica del Figlio, lascia supporre tra i primi cristiani una coscienza viva del ruolo svolto da Maria nell'opera della Redenzione in piena dipendenza di amore da Cristo.
3. Il Concilio Vaticano II, nel sottolineare il carattere particolare del culto mariano, afferma: «Maria, esaltata per la grazia di Dio, dopo suo Figlio, al di sopra di tutti gli angeli e gli uomini, perché è la madre santissima di Dio, che ha preso parte ai misteri di Cristo, viene dalla Chiesa giustamente onorata con culto speciale».2
Alludendo, poi, alla preghiera mariana del terzo secolo «Sub tuum praesidium» – «Sotto la tua protezione» –, aggiunge che tale peculiarità emerge sin dall'inizio: «In verità dai tempi più antichi la bea[565]ta Vergine è venerata col titolo di Madre di Dio, sotto il cui presidio i fedeli pregandola si rifugiano in tutti i loro pericoli e le loro necessità».3
4. Quest'affermazione trova conferma nell'iconografia e nella dottrina dei Padri della Chiesa, sin dal secondo secolo.
A Roma, nelle catacombe di Priscilla, è possibile ammirare la prima rappresentazione della Madonna col Bambino, mentre nello stesso tempo san Giustino e sant'Ireneo parlano di Maria come della nuova Eva che con la fede e l'obbedienza ripara l'incredulità e la disobbedienza della prima donna. Secondo il Vescovo di Lione, non bastava che Adamo fosse riscattato in Cristo, ma «era giusto e necessario che Eva fosse restaurata in Maria».4 Egli sottolinea in tal modo l'importanza della donna nell'opera di salvezza e pone un fondamento a quella inseparabilità del culto mariano da quello tributato a Gesù che percorrerà i secoli cristiani.
5. Il culto mariano si espresse inizialmente nell'invocazione di Maria come «Theotokos», titolo che ebbe autorevole conferma, dopo la crisi nestoriana, dal Concilio di Efeso svoltosi nell'anno 431.
La stessa reazione popolare alla posizione ambigua ed oscillante di Nestorio, che giunse a negare la divina maternità di Maria, e la successiva gioiosa accoglienza delle decisioni del Sinodo Efesino, confermano il radicamento del culto della Vergine tra i cristiani. Tuttavia «soprattutto a partire dal Concilio di Efeso, il culto del popolo di Dio verso Maria crebbe mirabilmente in venerazione e in amore, in invocazione e in imitazione...».5
Esso si espresse specialmente nelle feste liturgiche, tra le quali, dagli inizi del V secolo, assunse particolare rilievo «il giorno di Maria Theotokos», celebrato il 15 agosto a Gerusalemme e divenuto successivamente la festa della Dormizione o dell'Assunzione.
Sotto l'influsso del «Protovangelo di Giacomo» furono, inoltre, istituite le feste della Natività, della Concezione e della Presentazione, che contribuirono notevolmente a mettere in luce alcuni importanti aspetti del mistero di Maria.
[566] 6. Possiamo ben dire che il culto mariano si è sviluppato fino ai nostri giorni in mirabile continuità, alternando periodi fiorenti a periodi critici i quali, tuttavia, hanno avuto spesso il merito di promuoverne ancor più il rinnovamento.
Dopo il Concilio Vaticano II, il culto mariano appare destinato a svilupparsi in armonia con l'approfondimento del mistero della Chiesa e in dialogo con le culture contemporanee, per radicarsi sempre più nella fede e nella vita del popolo di Dio pellegrino sulla te
Natale 2017
Maria, Madre, Sorella, Amica...
Negli occhi tuoi un tenero sorriso
riscalda il cuore infreddolito...
Il tuo respiro, la tenerezza, l'amore che supera il tutto!!!
Mi prendi per mano, mi conduci lontano in una terra nuova...
Natura incontaminata che si rinnova ancora,
nella bellezza del Creato!!!
Dal buio rinasce la luce...
Un canto soave nell'aria, diffonde un respiro profondo di Pace...
Non più signori e padroni del mondo,
ma poveri, pastori e bambini, risorti alla vita,
da guerre infinite...
Angeli in volo che chiedono Pace, pace, pace per tutta l'umanità...
Maria sorride felice nell'imminente maternità...
Giuseppe rinnova il suo amore alla sposa!!!
Padre nostro perdona...
Misericordia infinita!!!
Effondi il Tuo Spirito!!!
Germoglierà ancora l'amore nel cuore?
Speranza infinita anche nella fede smarrita...
Un gruppo di mamme in attesa, ci vengono incontro...
Sorridono felici con lampade accese...
Arriva lo sposo...L'attesa diventa una forte preghiera!!!
Scambiamoci un segno di Pace... Le mani s'intrecciano ancora...
Son bianche, son nere, si rinnovano in nuovi colori...
Il rosso forte dell'amore, il verde speranza infinita...
Formiamo una lunga catena di preghiera che parte, dalla mente e dal cuore!!!
Insieme cerchiamo la nuova mangiatoia...
Giuseppe turbato abbraccia Maria...
Improvvisa nel buio si accende una Luce...
Il Padre perdona!!! Ritorna la vita che s'era smarrita...
Grazie Maria la mia rosa rossa è per te!!!
Per tutte le donne del mondo che lottano insieme per il bene comune!!!
Non più schiave ma libere in tutta la loro vera libertà...
Rispetto, studio, lavoro, ascolto, solidarietà, tenerezza infinita!!!
Si creano nuove famiglie capaci di costruire la loro casa, non più sulla sabbia...Ma sulla roccia dell'Amore!!!
Meditazione profonda!!! Adorazione!!! Attesa...
Svuotiamo completamente il cuore per far entrare il piccolo Gesù...
Questo diventerà la sua nuova mangiatoia!!!
Il Padre lassù, nella Sua Infinita Bontà, accoglierà tutti i suoi figli smarriti...
Forse ci aiuterà ancora a ricostruire una nuova pulita umanità! Marialuisa Sangiuliano
Sr Virginia OMVF
6 Gennaio 2007- 6 Gennaio 2018
Anniversario del ritorno alla casa del Padre di sr Virginia Rosales OMVF
Non cercate di spiegare la sua fine, ma guardate la meraviglia del suo nuovo inizio!
Magia di Natale
E’ nell’aria frizzante
di gelidi abbracci
quel brillio variopinto
che dipinge le strade
di luce chiara soffusa.
Dai negozi traspare
voglia di festa
e scatole di regali
poste a piramide
attirano gli occhi
inebriati d’attesa.
Voci di canti
echeggiano nelle chiese,
nelle strade e nelle piazze
dove la gioia
misura stagioni d’intesa.
Il cuore attende
il suo bene vitale,
la vita prepara
doni di solidale conforto,
l’amore brucia
scorie di male…
E Dio canta con l’uomo
l’armonia dell’esistere
in un crescendo sapiente
di lode e di pace.
Beatrice Cornado