Segreteria del Santuario
I tanti Progetti
Guardo la città :
Un immensa costruzione dell'uomo
dei suoi mille progetti.
Guardo ancora la città :
un vecchio solo sulla panchina un ragazzo che attende nell'angolo
giovani ed anziani che puliscono
i vetri delle auto ferme al semaforo rosso.
Sono persone come noi. ..
Qualcosa non funziona in città
Troppa gente non vive come sarebbe giusto vivere
Manca un progetto più bello
quello che riguarda
la felicità di ognuno....
Bondi Pio
Casa circ.Piacenza
Madre Santa
Alle porte di quell'unico Santuario
le mani giunte in preghiera,
in mezzo a bagliori spettrali
riconosco il tuo dolcissimo volto
che vuole scorgere ancora
il seme immortale della pace ...
A piedi scalzi e nudi tu percorri
le immense distese di sabbia
lavate da infinite lacrime di dolore
Il tuo cuore incandescente
più veloce del vento
dopo il fuoco della purificazione
strappa quella grazia
che ti consacra regina
e Madre della pace...
Grazie Madre, perchè mi hai risposto
e sei stata la mia salvezza...
Bondi Pio
casa circondariale Piacenza
Cristo è risorto!
Riconciliamoci nella gioia,
la Pasqua irrompi in noi come vento di primavera
che sconfigge la tristezza del peccato...
Accogliamo il sorriso del Risorto
e lasciamoci illuminare dalla bellezza del Suo Amore
Il nostro cuore si riempirà di felicità!
BONDI PIO
Casa Circond. di Piacenza
Lodare
Lodare è uno dei moti
più profondi del cuore...
Lodare è imparare
che gli altri sono una
ricchezza da valorizzare..
Lodare è accorgersi
della bellezza,
della bontà dell'orazione...
Impara a lodare
con il cuore di bambino
che nella sua semplicità
trova come ringraziare Dio..
Contempla e stai in silenzio
Avrai momenti di felicità
incomparabile...
Bondi Pio
Casa circondariale di Piacenza
Giornata dedicata alle Famiglie
La Madonna Pellegrina in Santuario
Piccola Fatima
San Vittorino … Piccola Fatima
Può sembrare presuntuoso paragonare il Santuario di San Vittorino a quello di Fatima, e alle celebrazioni di quel luogo nel centenario delle Apparizioni della Vergine a Lucia, Francesco e Giacinta. In realtà l’atmosfera che s’è respirata nei giorni della permanenza della “Madonna Pellegrina”, da domenica 07 maggio a sabato 13, è stata simile, pur con le debite differenze.
Intensi i preparativi per poter vivere degnamente e con fede le diverse celebrazioni che hanno scandito le giornate di questa settimana. Il fine che ha ispirato e sostenuto l’organizzazione era quello di offrire ai pellegrini l’opportunità di incontrare il Signore Gesù, attraverso la Vergine Maria.
Fin dal primo giorno, in cui abbiamo accolto l’immagine proveniente in elicottero, quasi a voler ricordare la sua venuta fra noi dal Cielo, e lungo il corso di tutta la settimana, i pellegrini giungevano numerosi, colmando il Santuario di una presenza orante, raccolta, commossa, che presentava alla Vergine le proprie preghiere e suppliche.
Grazie ai tantissimi volontari che ci hanno sostenuto in molteplici maniere, secondo le proprie competenze, animati da un grande amore verso il Signore, la Vergine, i Pastorelli, e l’opera del Santuario, siamo riusciti a raggiungere diverse fasce di persone. Di questo ringraziamo TUTTI di vero cuore, senza escludere alcuno.
Infatti, abbiamo accolto numerose famiglie: i fanciulli hanno espresso il loro amore a Maria, offrendole un fiore; le coppie hanno rinnovato le loro promesse matrimoniali, a loro abbiamo donato un’immagine del Cuore Immacolato di Maria e una rosa, confezionata con tanta grazia.
Le porte del Santuario e del nostro cuore si sono aperte ai bisognosi: circa duecento persone ci hanno allietato con la loro presenza; a loro abbiamo offerto un piccolo ricordo; con loro abbiamo condiviso un pranzo fraterno, momenti di preghiera e di festa; per quest’ultima ci hanno raggiunto, dopo la scuola, alcuni ragazzi del Liceo Majorana.
I nostri malati e anziani hanno potuto celebrare l’Eucaristia, con il conferimento del Sacramento dell’Unzione dei Malati: grande la loro gioia spirituale, che mitiga e dà senso al loro dolore, nella certezza che, offrendo al Signore le loro sofferenze attraverso il Cuore Immacolato di Maria, collaborano all’opera della Salvezza.
Anche i giovani sono accorsi numerosi, con i loro gruppi di appartenenza; con essi abbiamo condiviso un momento di preghiera attorno a Maria, scoprendo e valorizzando la sua presenza materna nella propria vita e in quella del rispettivo movimento.
La giornata eucaristica ha messo in luce l’importanza del Signore Gesù nella nostra vita personale, nella vita della Chiesa e del mondo intero. Maria Santissima, Donna Eucaristica, ci può accompagnare al vero incontro con Suo Figlio, e a vivere quanto Egli ci dice.
Diversi i presbiteri che hanno presieduto le celebrazioni eucaristiche: Sacerdoti della Diocesi, il Rettor Maggiore e il provinciale dei Padri OMV.
Il Maestro Gianni Proietti ha offerto l’Oratorio Regina Pacis, da lui composto e musicato, facendoci pregare attraverso le Apparizioni di Fatima.
Il dodici sera, riprendendo un’antica tradizione e in comunione con il Santuario di Fatima, abbiamo fatto la processione dal poligono “Porta Neola” fino al Santuario. Ci siamo in tal modo preparati alla celebrazione del giorno successivo, che ha visto il Santuario gremito fin dal mattino.
La celebrazione del saluto alla Vergine è stata presieduta da Padre Stefano Cecchin OFM, nuovo presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale; con parole profonde ed evangeliche ci ha fatto penetrare nel cuore del Messaggio di Fatima.
Ugualmente, il nostro Vescovo, nella celebrazione della sera, ci ha consegnato le parole piene di speranza della Vergine: il Mio Cuore Immacolato trionferà. La celebrazione eucaristica è stata preceduta dalla consueta processione, che ha visto il concorso della gente del Borgo, attraverso cui siamo sfilati, portando l’immagine della Vergine e di Giacinta e Francesco, appena canonizzati
Con i fazzoletti bianchi abbiamo salutato la Vergine, esprimendole la nostra gratitudine e affetto filiale, chiedendole di accompagnarci nella vita, perché nessuno ci strappi dal cuore la gioia profonda di questi giorni, segno del Signore Risorto in mezzo a noi.
13 Maggio 2017
La luce ed il tepore di un raro mattino, trasparente come l’azzurro del cielo, carico di nuvole bianche, mi avvolgono insieme al canto:... “Alleluia, o mio Signore, alleluia o Dio del Cielo…”
E’ un momento puro, e tutto concorre ad un sentimento di gioia.
Fuori sul piazzale sto attendendo la fine della Santa Messa. Sto attendendo di salutare la piccola statuina bianca in procinto di lasciarci per continuare il suo viaggio. Quanta commozione, quante grazie, ha donato quella Madonnina?
Fazzoletti bianchi la salutano mentre la commozione profonda o manifesta, prende un po' tutti. Grandi fazzoletti anche nel cielo.
Tutti la salutiamo, sacerdoti, suore, autorità in divisa e noi tutti, … tanti fedeli devoti a Lei che con emozioni diverse riviviamo i momenti di questa settimana intensa, appena trascorsa.
Il pomeriggio dell’8 maggio, anche mio marito era con me: un pomeriggio di famiglie.
L’adorazione, il rosario, la S. Messa. Ognuno di questi momenti è stato preghiera, preghiera per la famiglia, per le famiglie tutte, per le loro gioie, per i loro dolori, per le loro difficoltà, per la forza che le sostiene nel cammino in un abbraccio di popolo unito.
“Dove l’amore è vero e forte valica i propri confini… e raggiunge gli altri”
E’ un pensiero, un ricordo, dall’omelia di Padre Carlo, che partendo dalla domanda sul perché del bisogno di “vincolarsi”, anche in questo momento storico in cui viviamo, dove l’amore va verso scelte libere o non istituzionalizzate, ha chiamato in causa Kierkegaard che diceva: “solo quando c’è il dovere di amare… l’amore è garantito per sempre contro ogni disperazione”
E poi ancora: l’uomo, percependo il pericolo che viene da se stesso e dalla sua fragilità, si premunisce, legandosi all’amore con la legge, per unirsi… all’eternità, perché vede che perdere l’amore sarebbe una perdita irreparabile.
L’amore tende all’eternità.
Nella Chiesa poi, il Matrimonio, Sacramento istituito, vede Dio come Colui che dona il desiderio della fedeltà reciproca ed è da questa sorgente di ogni Amore che la famiglia attinge forza.
Così, quando, poco dopo l’omelia, abbiamo ripetuto “… prometto…”, come ci eravamo detti, parecchi anni prima, noi, coppie presenti, più che al futuro, come avvenne quel primo giorno, abbiamo guardato al passato e l’invito a darsi un bacio ha riassunto in un attimo il lungo vissuto insieme, nella gioia di essere lì, sposo e sposa, in quel preciso momento.
La Madonna, sposa e madre, forse sorrideva a noi e alla sua stessa famiglia di un tempo.
Francamaria Debernardi
Campane....voce di Dio..
Una campana, un suono, una voce,.
che giunge dalle cose, dai fratelli,
dai poveri e dai piccoli.
dai malati, dagli affamati di speranza,
da chi cerca Dio, cerca pace...
Ma se siamo preoccupati di tante cose,
come udire quel suono, quella voce...
Ascolto attento : conforto, dialogo umile,
preghiera silenziosa..
E' Dio che ci chiama...
E' la sua voce, attraverso ogni uomo...
Bondi Pio
casa circondariale di Piacenza