Segreteria del Santuario
AMICIZIA
Guardarsi negli occhi trasparenti con lo stupore e la gioia
di un bambino davanti a un dono non atteso...
Affidarsi con fiducia in difesa della persona amica senza nulla domandare...
Comunicare nel silenzio e nel pensiero al di la delle parole
come un libro aperto di una vita raccontata e di un dono condiviso...
Sapersi segno del Dio amico e vicino per amare tutti,
come Lui, senza attendere risposta...
Cammina insieme su strade anche diverse, senza sentirsi soli:
per seminare sempre fraternità e speranza-
BONDI PIO
FRATERNITA'
Io non vorrei
udire mai
piangere nessuno
perché ogni dolore
mi fa male al cuore
aperto, per consolare
ogni fratello triste.
Io vorrei su tutte
le bocche scorgere il
sorriso,
in tutte le pupille
la sincerità,
la speranza
e in ogni mano
la fraternità
ANTONIO CIANCI
fine settimana dei catechisti
Nei giorni 18,19 e 20 settembre all’interno dei locali messi a disposizione dal santuario di San Vittorino “Nostra Signora di Fatima” si è svolto un week-end formativo organizzato dalla Diocesi di Tivoli il cui titolo era “QUALE ANNUNCIO DÌ FEDE QUALI ANNUNCIATORI. LA PROPOSTA CATECUMENALE”. I relatori, Padre Rinaldo Paganelli e Suor Giancarla Barbon, con modi semplici, diretti e mai noiosi, hanno coinvolto catechisti e collaboratori in un dialogo aperto, operoso e vivo. Con il loro metodo hanno introdotto il tema che è stato il filo conduttore di tutto il week-end; in sostanza come prepararsi per affrontare la richiesta Diocesana di una nuova proposta di catechesi. Un argomento vasto e ricco di molteplici sfaccettature. Attraverso laboratori mirati, i relatori hanno coinvolto i partecipanti in un percorso interessante, dove la capacità d’interazione era la condizione essenziale per “mettersi in cammino”. In un contesto di massima condivisione ognuno ha potuto esprimere idee e suggerimenti sottolineando l’esigenza di intraprendere un cammino verso gli orientamenti e gli itinerari per la formazione dei catechisti, enunciati in un documento dell’UCN del 1991. Si è discusso e sono state fatte proposte concrete, tutti d’accordo sul fatto che il primo passo, il primo cambiamento deve partire da se stessi, partire dal proprio vissuto e arrivare all’altro. Gli argomenti discussi sono stati tanti su alcuni ci si è concentrati di più come per esempio la fede e l’identità del catechista e il valore di chi annuncia. Si è parlato inoltre dell’importanza di mettere al centro la persona come individuo, di uscire dallo schema del catechismo scolastico, di mettersi in movimento ed essere accompagnatori che si confrontano, che hanno una meta e soprattutto che agiscono con responsabilità adoperandosi a creare abiti su misura come sarti artigiani e non come chi produce abiti confezionati (cit.).
Al termine tra saluti, risate e promesse di ritrovarsi, una parola tra le tante dette ha riecheggiato nella mente di tutti: INSIEME perché solo, dove c’è unità di vedute e di obiettivi è possibile un rinnovamento del singolo che si estende nelle Parrocchie, nelle Diocesi e nella chiesa Italiana.
Un saluto
UN SALUTO A PD.VINCENZO
Caro Pd. Vincenzo, aver appreso del tuo trasferimento è stato veramente un duro colpo per tutti a San Vittorino, padri, suore, collaboratori, amici, ed ecco perchè il 5 settembre ci siamo ritrovati, quanti sapevamo e potevamo, per cercare in qualche modo di attutirne l'impatto. Già sapevamo che da subito dopo che ci saremmo salutati ci sarebbe stato impossibile non sentire la tua mancanza, per cui abbiamo partecipato animosamente facendo a gara tra noi per portarci via ancora una volta il tuo sorriso, le tue parole, il tuo abbraccio.
Tanti di noi devono la loro serenità spirituale al tuo apostolato profondo ed intenso. In molti, bisognosi di aiuto, abbiamo potuto chiederti e ricevere la tua squisita disponibilità, sensibilità e dolcezza. I tuoi insegnamenti sulla devozione a Maria sono stati e restano un grande dono per tutti noi. Le tue bellissime omelie hanno sempre toccato i nostri cuori: seguirle non è stato mai difficile, e qualche volta ci dispiaceva persino che finissero.
Chissà quante altre cose ciascuno di noi potrebbe ancora aggiungere. E così ora, proprio come ci hai insegnato tu, è inutile prepararsi le parole da dire, perché c'è sempre Lui che prende la mano, “Lo Spirito Santo”, ed alla fine esse sgorgano a ciascuno spontanee dal profondo del cuore, sconvolgendo tutti i programmi prestabiliti!
Caro Padre, noi possiamo solo starti vicino con le nostre preghiere e chiedere a Nostra Signora di Fatima di proteggerti sempre e di poterti riabbracciare presto. Sappiamo che tu farai altrettanto per noi, e sai che noi sulle tue preghiere ci contiamo molto! Ti abbracciamo tutti forte, anche se siamo tanti... e speriamo di non toglierti il respiro. IL SIGNORE TI BENEDICA
Pina e Vittorio
Umanità
Umanità
Umanità confusa ,distorta, disorientata …
Indifferente ai bisogni dell’altro…
Io dico No.
Bisogna ricostruire solidarietà,
ascoltando quel grido di dolore,
che nasce nel buio più profondo del cuore…
Fratello mio, col tuo berretto in mano,
tu chiedi l’attenzione, l’ascolto…
Saluti e chiedi aiuto!
A chi ti passa accanto, che ha fretta e non si ferma!
In quell’indifferenza che ti uccide…
Io dico No.
Occhi lucidi e neri pronti al pianto!
Tu vieni da lontano, quanta disperazione!
Le guerre, le torture, pericoli infiniti…
La morte dei tuoi cari, gli affetti ormai smarriti…
Fuggendo e sopportando: “Ferite sanguinanti nell’anima e nel corpo”…
Cerchi forse un lavoro?
Ma qui non c’è!...
Caro fratello disperato, che accogli anche i nostri perché?
Le nostre paure, le angosce, le nostre chiusure!...
Anche qui c’è tanta povertà…
Disonestà e violenza
che innalza muri annientando la legalità…
Ho fiducia in te e tu in me, stringiamoci la mano,
innalziamo una preghiera forte e accorata
al Padre nostro lassù…
Lui ci ascolterà e ci darà ancora la forza
ed il coraggio di ricostruire insieme
la nostra nuova umanità…
Non ci sarà più il diverso,
la paura dell’altro svanirà…
Ritornerà la pace e l’accoglienza
Valorizzando le diversità…
Ogni nuova cultura,
ogni nuova identità, ci arricchirà e ci farà riscoprire,
“il senso vero della vita”…
Sangiuliano Maria Luisa (Marisa)
Incontro Amici Lanteriani
“ Incontro Amici Lanteriani”
Il magistero di Papa Francesco: una pro-vocazione per noi
Dal 26 al 29 agosto si è svolto nella casa di Casa di Spiritualità il convegno sul tema “il Magistero di Papa Francesco: una pro-vocazione per noi”. Il tema mi incuriosiva molto, al di là della forte simpatia che nutro per papa Francesco, perché si parlava di provocazione. E ad una provocazione viene voglia di rispondere. Papa Francesco ci provoca spesso e ci meraviglia, con il suo parlare schietto, che va dritto all’essenza degli argomenti, e che penetra nel cuore delle persone.
Devo dire che mi rimane difficile scrivere perché sono moltissime le emozioni, le frasi ascoltate, gli argomenti svolti, e un foglio di carta può raccogliere molte parole e frasi, ma l’ascolto, le voci, i sorrisi, le emozioni che scendono nel cuore non possono stare su un foglio.
Fin dal primo giorno, il clima è stato quello di una grande famiglia, saluti cordiali e piano piano sono riaffiorati i ricordi di volti già conosciuti e salutati. Poi P. Michele ci ha pro-vocato con alcune importanti annotazioni tratte dal magistero di papa Francesco. Ci ha portato in un percorso di osservazione:
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un cuore comodo e avaro, spesso alla ricerca di piaceri superficiali, a volte porta alla insoddisfazione e alla tristezza. C’è un vero e proprio inganno della ricchezza, sia materiale (di tante cose da fare nel quotidiano) sia culturale e spirituale (di chi fa sfoggio delle proprie conoscenze e dei propri meriti). Interessante è stato riflettere sull’accidia…. di cui si dimentica il significato, o lo si confonde…
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Essere con il Signore è “la vera gioia”. È il “Rallegrati” saluto dell’angelo a Maria. Il messaggio di Gesù è fonte di gioia “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv. 15, 11) La gioia è una esperienza che si fa, è difficile descriverla e tradurla in parole…ci sono sentimenti, sorrisi, sguardi, emozioni,…. ed è solo vivendola nell’esperienza che la si comprende
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Ma noi siamo persone gioiose? Questa è la domanda che ci colpisce !!!
Questa gioia , questa offerta gratuita del Signore ci sorprende , e se viene accettata, nella libertà di figli di Dio, diventa contagiosa, perché si riscopre la gratuità dell’Amore immenso di Dio per i suoi figli, che non può essere taciuta.
Dice Papa Francesco: un cristiano non dovrebbe avere un faccia da funerale !
Perché Papa Francesco ci sollecita spesso ad essere una Chiesa “in uscita”. ?
Lui ci invita ad una nuova evangelizzazione, ad un nuovo stile di annuncio: lo stile di Gesù: da persona a persona, cioè vedere ed ascoltare le persone con empatia. Questo percorso di evangelizzazione e rinnovamento nello stile comunicativo arricchisce, non solo chi riceve, ma anche chi lo annunzia. Ed è l’azione dello Spirito Santo che opera… mi ha colpito questo: il mistero a due facce. L ’azione dello Spirito Santo può significare da una parte giungere alla fede attraverso le strade tortuose del dubbio, della ricerca, del dolore e questa presenza dello Spirito è dono gratuito di Dio. Dall’altra parte ci sono persone che pur nella loro fragilità umana, guardano il fratello o la sorella con gli occhi dell’Amore e possono farsi per loro, compagni di viaggio, con i gesti che suggerisce lo Spirito, in un cammino di fede. Questa profonda relazione tra chi cerca e chi dona è una scoperta “forte” di un rapporto d’amore, riflesso di quell’Amore infinito del Padre verso i suoi figli.
Ma quando noi ci facciamo “compagni di viaggio” al nostro prossimo? . Essere interpellata in questi termini mi ha sorpreso in un primo momento, ma poi mi ha aperto orizzonti nuovi e sorprendenti.
P. Michele ci ha posti di fronte a questa riflessione nel pomeriggio, quando ci ha coinvolti nei lavori di gruppo come momento di approfondimento, su tematiche importanti : vita affettiva, lavoro e festa, fragilità personale e sociale, trasmissione educativa e comunicativa, cittadinanza. Ognuno di noi ha scelto la tematica che preferiva. Ed è stato questo il momento giusto per una conoscenza reciproca di esperienze e un confronto di idee che ha favorito il clima fraterno che stava nascendo.
Come la chiesa deve rispondere ai profondi cambiamenti che si oggi sono in atto? Come annunciare il vangelo della famiglia? Queste sono alcune delle domande su cui P. Michele ci ha chiesto di riflettere, e i momenti più vivaci sono proprio quelli vissuti nel gruppo per il coinvolgimento personale che ti prende nell’ascolto del fratello.
Indubbiamente sono stati giorni importanti, sia sul piano della formazione personale, con i contributi di P. Michele, sia sul piano del dialogo come luogo delle esperienze vissute e condivise, che ci hanno arricchito tantissimo, pronti ora, con questo bagaglio, ad andare “nel mondo laico”, a testimoniare la gioia e la pace del cuore in Cristo Signore.
SAPERSI AMATI
SAPERSI AMATI
Gioia
d' essere amato
come sono, adesso,
in questa situazione.
Stupore
d' essere amato perché sono
non perché ho e per quanto faccio...
Certezza
d'essere amato quando
gli altri non mi amano,
quando io non mi amo...
E' l'Amore gratuito sorprendente di Dio,
la sua tenerezza sconfinata,
il suo perdono...
E' l'Amore che ricrea novità di vita,
fiducia nella prova,
energie sconosciute,
speranze invincibili
capacità di amare.
Ti ringrazio mio Dio
BONDI PIO
Casa circondariale di Modena
30 maggio2015
Parrocchia San Ponziano
30 maggio2015
grazie per averci fatto riposare sul cuore di Maria ...
Radio Maria
Il 13 maggio Radio Maria per onorare Nostra Signora di Fatima, ha voluto mandare in onda il S. Rosario dal Santuario dedicato a Lei. La recita del Rosario è stata curata dalle Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima.